Mancando ancora un punto informativo, i clienti del bike sharing avanzano dubbi e richieste su internet. Il profilo di Facebook «ToBike» viene ogni giorno preso d’assalto dagli oltre duemila iscritti al servizio. Le risposte arrivano entro le 24 ore. Curiosando sul profilo si scopre così di che cosa si lamentano gli utilizzatori. Un problema comune è la smagnetizzazione delle tessere. Ma c’è pure chi protesta perché la tessera non l’ha mai ricevuta. Anche per chi sottoscrive il giornaliero ci vogliono comunque dieci giorni d’attesa. E il tesseramento avviene solo online. Un problema che i tecnici sperano di ovviare con il lancio delle prime rivendite su strada. Per i fortunati in possesso di una card funzionante ci sono poi altri inconvenienti. «Otto stazioni di quelle installate ? avverte “ToBike” su Facebook ? sono senza corrente». Si possono agganciare le bici alle rastrelliere, ma non le si può staccare. Con il risultato che un numero considerevole di mezzi ? oggi ne circolano circa 300 ? rimane intrappolato. Così il Comune ha frenato sull’in-stallazione di nuove rastrelliere che senza corrente sarebbero una trappola. Altro discorso le stazioni fantasma. «Alcuni punti ? denuncia Gianni Gallo su Facebook ? sono presenti solo sulla carta, altri sono pieni ? e non si può quindi posare la bici, ndr ? altri ancora sono inattivi». Mancano anche le dotazioni. Impossibile portare i bambini con sé: il Comune non fornisce ai clienti un seggiolino. Né lucchetto e catena.
Bike sharing, esperimento riuscito a metà
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