Alcune novità non saranno visibili per strada. Per esempio, l’efficienza di servizi pubblici locali messi a gara e la concorrenza sul gas. O trasparenza e risparmi quando ci si rivolge a un professionista. Si dovrà poi andare in tribunale per apprezzare la maggior tutela dei consumatori: allargamento delle condizioni per la class action (prima gli interessi da tutelare dovevano essere identici, ora solo omogenei, anche se già la giurisprudenza si stava muovendo in questa direzione). E, per far dichiarare vessatoria una clausola contrattuale, basterà l’Antitrust: non sarà più necessario il ricorso al giudice.
Se la tutela del consumatore si allarga, le imprese avranno più obblighi, sanzioni e cause perse. In compenso, nasceranno i Tribunali delle imprese, cioè 21 sezioni specializzate (una per ogni capoluogo di regione, esclusa Aosta e con l’aggiunta di Brescia e Catania) nelle controversie tipiche nelle aziende.
Questa, però, è solo una città ideale. Le liberalizzazioni funzioneranno solo con provvedimenti attuativi chiari, controlli seri e collaborazione da parte di tutti gli interessati. Speriamo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento