Secondo quanto riportato in un comunicato dell’ANCI, Decaro ha sottolineato che la norma in merito si configura precisa: “Il codice della strada prevede che gli autovelox siano autorizzati dalla prefettura, su proposta dell’ente gestore della strada, che può essere il Comune, la Provincia o lo Stato”. Il presidente dell’ANCI ha ricordato anche che “l’autovelox è segnalato qualche chilometro prima in modo che l’automobilista sia avvertito e abbia modo di moderare la velocità nell’interesse della sicurezza sua e degli altri, vero scopo di questo strumento”.
Decaro ha infine convenuto che le amministrazioni non debbano abusarne riducendo la velocità su un tratto di strada senza un motivo specifico per fare cassa. “Io però non credo sia questo l’intendimento dei Sindaci – ha precisato -. Anche perché il Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), voce di bilancio nel quale ricadono le multe che non si riesce a riscuotere, sottrae fondi alla spesa corrente. Quindi far lievitare le multe e con esse il numero delle persone che non le pagano, incidendo sul Fdce, riduce i fondi a disposizione del bilancio comunale. Effetto contrario rispetto a quello che spesso i Sindaci sono accusati di perseguire, cioè voler fare cassa con le multe”.
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