Auto blu: tagli a regioni e comuni entro il 2016

La sforbiciata non potrà andare sotto il tetto delle 5 vetture previsto per i ministeri, facendo salve le amministrazione che dispongano di una sola vettura. Di Primio: I Comuni hanno già tagliato da soli le auto blu

26 Novembre 2015
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Viaggia verso la Conferenza Unificata l’ipotesi di accordo che prevede di ridurre i costi e il numero delle cosiddette auto blu “entro il 31 dicembre 2016” per regioni, province e comuni. La sforbiciata non potrà andare sotto il tetto delle 5 vetture previsto per i ministeri, facendo “salve” le amministrazione che “dispongano di una sola vettura”.

Nella bozza, sarebbe ancora in corso la fase istruttoria, si legge: “Il Governo ha proposto ad Anci, Upi e Conferenza delle Regioni un’ipotesi di accordo che andrà siglata in Conferenza Unificata, volta a dare piena attuazione alle disposizioni di legge (da ultimo contenute nel dl 66/2014 – spending review) sul contenimento delle spese per autovetture di servizio”.

Il provvedimento in questione è il cosiddetto dl Irpef, che prevedeva una riduzione della spesa della p.a. per le auto blu del 70%. L’intesa sarà probabilmente ratificata dalla Conferenza Unificata prima di Natale.

Cinque i punti della bozza di accordo.
Il primo prevede che “le Regioni e gli enti locali, negli ambiti di rispettiva competenza, individuino entro il 31 dicembre 2016, il numero di autovetture di servizio con autista adibite al trasporto di persone, anche a uso non esclusivo, dando piena attuazione alle disposizioni del decreto spending review”. Tuttavia, si introducono delle attenuanti: “Tale riduzione – si precisa – non può comportare limiti numerici inferiori a quelli già stabiliti per le amministrazioni statali. Inoltre, viene ribadito come i tetti non si applichino alle autovetture adibite ai servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di protezione civile, di polizia locale, ai servizi sociali e sanitari, nonché al trasporto scolastico. Ma in altri casi il taglio potrà essere allargato. L’ultimo punto dell’intesa, infatti, stabilisce che “le Regioni e gli enti locali si impegnino altresì a dare indicazioni agli enti dipendenti di ridurre contestualmente il proprio parco auto”.

Anci, Di Primio: “I Comuni hanno già tagliato da soli le auto blu”

“I Comuni hanno già dato, hanno già ridotto, senza decreto, il numero delle auto blu. Hanno fatto da soli”. Con queste parole il vicepresidente dell’Anci e Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha commentato l’ipotesi di accordo per il taglio delle vetture di servizio con autista in capo a Comuni, Province e Regioni che verrà portato all’attenzione della Conferenza Unificata.

“Bene ridurre le spese, ma attenti ai populismi. La sforbiciata sulle auto blu – ha spiegato – non risolve di certo i problemi di finanza pubblica”. Comunque, secondo Di Primio, la diminuzione “si farà sentire soprattutto sulle Regioni”. Quanto all’indicazione di stabilire una percentuale precisa di riduzione, il vicepresidente dell’Anci fa sapere che “ancora non è stata individuata una soglia, nè sono stati calcolati i risparmi che ne dovrebbero derivare, probabilmente sarà tutto contenuto in un successivo decreto, che farà seguito all’intesa in Conferenza Unificata”.

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