Rispetto allo stesso mese del 2009, a ottobre le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del -11,5% (le giornate medie di assenza sono pari a 0,91 per dipendente). Si sono inoltre evidenziate riduzioni sia degli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni (-11,0%) sia delle assenze per altri motivi (-6,5%). Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. Si precisa che nel mese di ottobre 2010 i giorni lavorativi sono stati inferiori a quelli del 2009 e che i dati corretti dall’ “effetto calendario” indicano lo stesso contrazioni di tutte le variabili rilevate: -7,3% delle assenze per malattia, -6,8% degli eventi di assenza superiori a 10 giorni e -2,0% delle assenze per altri motivi. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.397 amministrazioni pubbliche.
Il monitoraggio conferma come la Legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A quasi trenta mesi dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -35%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Si può così constatare come le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta abbiano modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei bei e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.
Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di ottobre le riduzioni più significative del fenomeno sono state registrate negli Enti di previdenza (-25,8%), nelle altre PA centrali (-15,5%), nelle Aziende sanitarie locali (-14,8%) e nelle Regioni e Province autonome (-12,8%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, contrazioni molto sensibili del fenomeno sono avvenute in tutti i comparti: altre PA centrali (-37,4%), Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (-15,5%) e Aziende sanitarie locali (-12,2%). Costituiscono un’eccezione gli Enti di previdenza (+2,2%) e le Regioni e Province autonome (+0,1%).
Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni nel comparto Sanità (-12,7% nelle Aziende ospedaliere e -11,4% nelle Aziende sanitarie locali), nel comparto composto da Regioni e Province autonome (-7,1%) e in quello composto da Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali che, al pari delle Amministrazioni comunali, mostra una riduzione del -2,4%. Gli Enti di previdenza evidenziano in vece un dato in controtendenza, con una variazione positiva superiore al 21%.
Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano ovunque forti contrazioni: -13,2% nel Nord Ovest, -11,9% nel Nord Est, -11,0% al Centro e -10,9% nel Mezzogiorno. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano riduzioni comprese tra il -18,2% nel Centro e il -4,2% nel Nord Est. Anche le assenze per altri motivi registrano a ottobre riduzioni in tutto il Paese: dal -9,6% nel Nord Est al -3,4% nel Centro.
La rilevazione statistica evidenzia casi di riduzione delle assenze per malattia particolarmente significativi.
Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero della Salute (-23,3%), del Ministero dello Sviluppo Economico (-20,0%), del Ministero degli Affari Esteri (-17,7%), del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (-16,4%), del Ministero dell’Istruzione (-15,3%), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (-13,8%), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (-13,4%), del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (-12,9%), della Presidenza del Consiglio dei Ministri (-12,0%) e del Ministero delle Infrastrutture (-10,7%). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia diminuiscono ovunque: all’Agenzia delle Dogane (-21,1%), all’Agenzia delle Entrate (-13,1%), all’Agenzia del Territorio (-10,6%) e all’Agenzia del Demanio (-6,5%).
Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Liguria (-27,5%), Sicilia (-24,7%), Provincia autonoma di Trento (-22,7%), Campania (-22,1%), Valle d’Aosta (-19,5%), Piemonte (-19,0%) e Abruzzo (-16,0%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Forlì-Cesena (-63,4%), Arezzo (-49,4%), Reggio Emilia (-49,0%), Benevento (-46,9%), Novara (-44,5%), Prato (-40,9%), Rimini (-39,5%), Varese (-36,9%), Massa Carrara (-36,5%) e Foggia (-36,2%). Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Pavia (-57,4%), Caltanissetta (-38,1%), Pesaro (-33,0%), Sassari (-32,6%) e Ancona (-32,0%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Rozzano (-76,3%), Ceccano (-76,2%), San Vincenzo (-73,5%), Nardò (-71,3%) e Aversa (-70,3%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Casatenovo (-95,7%), Valeggio sul Mincio (-89,5%), Canegrate (-88,6%), San Vito al Tagliamento (-84,1%) e Spoltore (-82,9%).
Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Chioggia (-55,0%), di Foggia (-51,2%), di Bassano D. Grappa (-50,8%), di Arezzo (-36,1%), di Cuneo 2 (-35,4%), del Medio Friuli (-33,0%), di Cesena (-32,3%), di Firenze (-31,7%), di Novara (-29,0%) e di Pistoia (-28,2%). Tra le Aziende ospedaliere, si segnalano quelle dell’Ospedale Fatebenefratelli Oftalmico di Milano (-52,5%), dell’Ospedale di Circolo di Melegnano (-32,9%), del “Luigi Sacco” di Milano (-29,0%), di San Giovanni di Dio (-28,4%), dell’Ospedaliero-Universitaria di Modena (-28,1%) e del San Luigi Gonzaga -Regione Piemonte (-26,9%). Significativi risultati si registrano anche tra il personale di INAIL (-45,3%), dell’INPS (-27,9%), dell’ENPALS (-22,7%) e dell’INPDAP (-20,6%) mentre si assiste a un forte incremento delle assenze per malattia presso l’ENAM (+86,0%).
Infine, riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori dell’INSEAN (-79,5%), del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (-77,8%), dell’INEA (48,5%), dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (-47,6%), dell’Istituto nazionale di Astrofisica (-40,5%), del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (-36,1%), dell’ISTAT (-33,2%) e del CNR (-26,5%).
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