Rispetto allo stesso mese del 2010, a maggio le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del -3,9%. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni sono calati del -6,0% mentre le assenze per altri motivi evidenziano una contrazione complessiva del -5,7%. Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.707 amministrazioni pubbliche attraverso il nuovo sistema “PERLA PA” (www.perlapa.gov.it).
Il monitoraggio conferma come la Legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A 35 mesi dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -32%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.
Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di maggio i casi più importanti di contrazione del fenomeno sono stati registrati nei Comuni (-9,6%), nelle altre p.a. centrali (-4,4%) e nelle Province (-2,9%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, si rilevano consistenti diminuzioni nei Comuni (-12,2%), nelle Province (-11,0%) e nelle Aziende sanitarie locali (-7,3%). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni significative nelle Aziende Sanitarie Locali (-13,8%) e neglienti di previdenza (-10,4%). Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano contrazioni in tutte le aree del Paese: dal -5,1% del Nord Ovest al -0,9% del Nord Est. Anche gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano ovunque riduzioni significative (-8,3% nel Nord Est, -6,9% nel Centro, -6,1% nel Nord Ovest e -3,6% nel Mezzogiorno). Le assenze per altri motivi si riducono invece del -7,4% nel Mezzogiorno, del -6,0% nel Nord Est, del -4,9% nel Centro e del -4,5% nel Nord Ovest.
La rilevazione statistica evidenzia nel mese di maggio casi particolarmente significativi.
Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero dello Sviluppo Economico (-24,4%), del Ministero della Salute (-18,1%), del Ministero dell’Istruzione (-15,0%) e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (-13,0%). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia diminuiscono del -17,5% all’Agenzia delle Dogane, del -0,7% all’Agenzia del territorio e del -0,6% all’Agenzia del demanio Territorio mentre aumentano del +7,4% all’Agenzia delle entrate.
Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Calabria (-23,1%), Sardegna (-15,4%), Campania (-11,3%), Valle d’Aosta (-11,1%), Friuli Venezia Giulia (-10,1%), Basilicata (-10,0%) e Provincia autonoma di Trento (-8,5%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Varese (-60,7%), Medio Campidano (-56,4%), Reggio Emilia (-40,4%), Brescia (-38,6%), Ravenna (-30,9%), Treviso (-30,5%), Taranto (-30,2%), Livorno (-28,1%), Rimini (-26,3%) e Prato (-26,1%).
Tra i comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Varese (-65,4%), Bologna (-57,2%), Bergamo (-55,3%), Ferrara (-47,0%) e Asti (-38,0%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Lugo (-91,2%), Pisticci (-90,9%), Pavullo nel Frignano (-89,2%), Codogno (-85,4%) e Certaldo (-81,3%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Cicciano (-95,7%), Montese (-94,0%), Tavernelle Val di Pesa (-93,3%), Taviano (-92,3%) e Serramazzoni (-85,7%).
Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Prato (-55,4%), di Vicenza (-49,9%), del Friuli Occidentale (-48,9%), di Milano 1 (-47,2%), di Foggia (-45,2%), di Belluno (-43,9%), dello Spezzino (-33,2%), di Pisa (-26,8%), di Milano 2 (-24,8%) e della Provincia di Mantova (-24,5%). Cali altrettanto vistosi sono stati registrati nell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano (-39,4%), dell’Azienda Ospedaliera Ospedale Carlo Poma (–19,2%), dell’Azienda Ospedaliera Riuniti “Villa Sofia-Cervello” (-17,2%), dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate (-14,3%) e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi (-11,2%).
Una consistente riduzione delle assenze per malattia si registra anche tra il personale di INAIL (-10,9%) mentre si assiste a un significativo aumento del fenomeno presso INPS (+8,4%), ENPALS (+12,1%) e INPDAP (+14,3%). Infine, notevoli riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori dell’Istituto nazionale di Ricerca metrologica (-53,6%), dell’Istituto Superiore di Sanità (-33,4%), dell’ISTAT (-18,6%), dell’Istituto nazionale di Astrofisica (-16,7%) e della Stazione zoologica “Anton Dohrn” (-13,0%). Infine, clamoroso il caso del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste: a maggio le assenze per malattia sono addirittura diminuite del -100%!
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