Assenze per malattia nella p.a.: a febbraio nessuna variazione rispetto allo stesso mese del 2010. Fenomeno ridotto del 32% nei 32 mesi di applicazione della “legge Brunetta”

l 1 Aprile 2011
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Rispetto allo stesso mese del 2010, a febbraio le assenze per malattia dei dipendenti pubblici non mostrano variazioni: l’aumento del +4,8% dei giorni di assenza è infatti compensato dall’incidenza dell’influenza, che comporta un incremento potenziale del 5-6% dei giorni di malattia. E se anche gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni risultano sostanzialmente stazionari (+0,9%), le assenze per altri motivi diminuiscono invece del -7,2%. Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.564 amministrazioni pubbliche.

Il monitoraggio conferma come la Legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A 32 mesi dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -32%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.

Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di febbraio gli Enti di Previdenza mostrano una contrazione del -3,0% mentre negli altri comparti viene registrato un incremento che va dal +2,5% delle altre PA centrali al +14,5% delle Regioni e Province autonome. Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, si rilevano consistenti diminuzioni nel comparto che comprende Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (-12,8%) e, in misura più contenuta , nelle altre PA centrali (-2,8%). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni significative nel comparto Sanità (-14,2% nelle Aziende Sanitarie Locali e -6,3% nelle Aziende ospedaliere), negli Enti di previdenza (-9,3%) e nel comparto che comprende Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (-6,4%) .

Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano una lieve contrazione nel Mezzogiorno (-1,4%) mentre nel resto del Paese si rilevano variazioni positive: +4,7% nel Centro, +8,5% nel Nord Ovest e +12,4% nel Nord Est. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano invece riduzioni solo nelle aree centrali del Paese (-5,4%). Le assenze per altri motivi registrano invece a febbraio riduzioni in tutte le aree: -13,6% nel Mezzogiorno, -5,3% nel Centro, -5,1% nel Nord Est e -4,7% nel Nord Ovest.

La rilevazione statistica evidenzia casi particolarmente significativi.

Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (-11,6%), del Ministero delle Infrastrutture (-10,8%), del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (-9,3%). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia invece aumentano all’Agenzia del Territorio (+1,8%), all’Agenzia delle Dogane (+3,0%), all’Agenzia delle Entrate (+11,4%) e all’Agenzia del Demanio (-25,8%).

Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Molise (-40,8%), Basilicata (-16,7%) e Puglia (-12,0%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Ogliastra (-48,2%), Medio Campidano (-39,9%), Isernia (-39,0%), Piacenza (-31,3%), Benevento (-29,9%), Vicenza (-29,3%), Torino (-27,3%), Macerata (-26,8%), Nuoro (-21,0%) e Agrigento (-18,0%).

Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Torre del Greco (-58,4%), Rimini (-34,0%), Pozzuoli (-23,9%), Salerno (-23,0%) e Ravenna (-17,9%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Menfi (-67,0%), Macerata (-64,9%), Fasano (-62,0%), Corato (-60,8%) e Villaricca (-56,0%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Gaggiano (-86,5%), Cicciano (-82,4%), Besana in Brianza (-81,4%), Sarentino-Sarntal (-80,0%) e Ittiri (-78,2%).

Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Foggia (-53,1%), del Friuli Occidentale (-41,8%), della Provincia di Lecco (-39,8%), di Sassari (-34,6%), di Benevento 1 (-31,5%) e di Teramo (-22,8%). Cali altrettanto vistosi sono stati registrati nell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari (-51,0%), dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio (-37,8%), dell’Azienda Ospedaliera Regionale Sant’Elia (-32,8%) e dell’Azienda Ospedaliera San Filippo Neri (-26,2%).

Una riduzione delle assenze per malattia si registra anche tra il personale di INAIL (-12,7%) e INPS (-3,3%) mentre si segnalano aumenti del fenomeno tra quello di INPDAP (+8,0%) ed ENPALS (+8,3%). Infine, riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (-86,7%), dell’Agenzia Spaziale Italiana (-51,9%), della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” (-36,1%), dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (-22,8%) e dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (-20,3%).

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