Appalti, i Comuni chiedono la proroga per i nuovi obblighi

Correttivo codice appalti, Oice: “Ripristinare l’anticipazione prezzi nei servizi di ingegneria”

Il Sole 24 Ore
6 Dicembre 2024
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di GIUSEPPE LATOUR (dal Sole 24 Ore)

Spostare in avanti di qualche mese alcuni obblighi, come quelli legati alla qualificazione dell’esecuzione. Ed elevare la soglia per l’obbligo di Bim, il building information modeling, che punta alla gestione digitale di tutta la catena delle opere. Sono alcune delle richieste dell’ANCI, l’associazione dei Comuni, nel corso delle audizioni sul correttivo al codice appalti, in commissione Ambiente alla Camera. In generale, la scelta di adottare un correttivo viene condivisa. Non mancano però le osservazioni. In primo luogo, l’ANCI chiede l’entrata in vigore «progressivaa partire dai prossimi sei mesi,e non dal 1° gennaio, degli istituti che richiedono un necessario adeguamento operativo da parte delle stazioni appaltanti». Ad esempio, la fase di qualificazione per l’esecuzione dovrebbe seguire un approccio graduale, con avvio al 1° luglio 2025 ed entrata in pieno regime al 1° gennaio 2026, senza rischi di blocchi negli appalti. Andrebbe, poi, elevata ancora la soglia per gli appalti Bim, da2 milioni a4 milioni, per evitare che un grande numero di stazioni appaltanti ricorra ad incarichi esterni.

Ieri è stata ascoltata anche l’Oice, l’associazione che riunisce le società di architettura ed ingegneria. Ha spiegato il presidente, Giorgio Lupoi: «Abbiamo depositato oltre venti richieste», per un testo che «necessita di importanti modifiche. Mi riferisco in particolare all’urgenza di rendere nuovamente applicabile agli appalti di servizi di ingegneria e architettura l’istituto dell’anticipazione del prezzo, immotivatamente escluso dal 2023 dopo che dal 2019è stato previsto anche per servizie forniture». Accanto a questo, «è poi fondamentale recepire negli allegati al Codice le regole specifiche per gli affidamenti di servizi di ingegneria»e chiarire che la revisione prezzi va applicata «a tutti i contratti per prestazioni professionali». Ancora, da Federbeton arriva la proposta di trasformare l’attuale previsione di «preferenza» nell’«obbligo» di includere i materiali a basso impatto ambientale e certificati Ets nella Relazione di sostenibilità del progetto tecnico-economico. In aggiunta, Federbeton sottolinea la necessità di garantire l’inserimento dei Cam nei bandi pubblici.

Nonostante l’obbligo definito nel codice degli appalti, infatti, si rilevano ancora casi di mancata applicazione dei Cam senza una motivazione valida.
La proposta va sempre nella direzione di favorire materiali sostenibili. UnionSoae GeneralSoa hanno sollevato diversi temi: tra questi, quello della patentea crediti. La nuova normativa esonera le imprese con attestazione Soa di livello adeguato dall’obbligo di possederla. Nonostante questo, le Soa non dispongono degli strumenti per verificare quanto autodichiarato dagli operatori economici in materia di sicurezza sul lavoro. La proposta, allora, è di aggiornare la normativa, permettendo alle Soa di accedere al Portale nazionale del sommersoe al registro infortuni dell’Inail, oltrea ricevere indicazioni operative dall’Ispettorato nazionale del lavoro. Accanto a questo, andrebbe reso pienamente operativo il Fascicolo virtuale dell’operatore economico.

* Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore del 5 dicembre 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)

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