Anticorruzione: siglato protocollo d’intesa tra ANAC e UPI

Azioni coordinate su trasparenza, lotta alla corruzione e attuazione del codice appalti

7 Aprile 2017
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È stato siglato questa settimana il protocollo d’intesa per promuovere un’azione coordinata sui temi della lotta alla corruzione, dell’integrità, della trasparenza e dell’attuazione della nuova disciplina degli appalti pubblici. All’interno anche la sinergia tra ANAC e UPI per favorire le iniziative delle Province volte a costituire Centrali di Committenza, attuando cosi in modo coerente le disposizioni del nuovo codice degli appalti pubblici.

>> CONSULTA IL PROTOCOLLO D’INTESA.

Anticorruzione: le azioni introdotte dal protocollo

A siglare l’accordo a Vicenza è stato il Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, e il Presidente dell’UPI, Achille Variati, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, nell’ambito del Festival Vicenza Città Impresa, evento giunto alla decima edizione che pone al centro del dibattito le questioni chiave dell’economia.
Tra le azioni più significative introdotte dal Protocollo – che affida all’UPI il compito di coordinare e monitorare le Province rispetto alle attività di prevenzione della corruzione, trasparenza e gestione degli appalti –  affiora la sinergia tra ANAC e UPI per favorire le iniziative delle Province volte a costituire Centrali di Committenza, attuando cosi in modo coerente le disposizioni del nuovo codice degli appalti pubblici.

Province: valorizzazione degli strumenti digitali

Un atto importante attraverso il quale si potrà contribuire ad imprimere una accelerazione alla attuazione della riforma avviata con la Legge Delrio (legge 56/2014) nella sua parte più innovativa: quella che, attraverso i commi 88 e 90, costruisce intorno alle Province un sistema efficiente di gestione amministrativa locale e assegna a queste istituzioni il ruolo strategico relativo alle funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizi.
Come si può leggere sul portale dell’UPI “un primo impegno rilevante sarà quello di definire un sistema di analisi del contesto esterno in ambito provinciale, che avrà lo scopo di concorrere alle attività svolte dalle amministrazioni in materia di analisi e valutazione del rischio corruzione e di individuazione delle misure di prevenzione, anche attraverso l’enucleazione di indicatori di rischio, sulla base dei dati disponibili nell’ambito del Sistema statistico nazionale e della conoscenza del fenomeno corruttivo maturata dall’ANAC. Per consentire poi la massima divulgazione delle informazioni delle pubbliche amministrazioni e supportare così l’attuazione della nuova disciplina sulla trasparenza, UPI e ANAC si impegnano a valorizzare gli strumenti digitali e gli archivi amministrativi esistenti, dando piena attuazione alla funzione delle Province in materia di “raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli Enti locali”.

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