Anci Regionali, bene slittamento al 31 maggio del bilancio di previsione 2016

Adempimenti troppo complessi per rispettare termini

4 Maggio 2016
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Dopo la richiesta che il presidente dell’Anci Piero Fassino ha ufficialmente inviato al governo, chiedendo al Ministro dell’interno Alfano lo slittamento del termine per l’approvazione dei bilanci comunali dal 30 aprile al 31 maggio, le Anci regionali prendono posizione a sostegno del rinvio di un adempimento reso difficile dalla sua complessità tecnica.

“In queste settimane i Comuni hanno affrontato le complessità tecniche relative alla chiusura dei bilanci di previsione 2016, che hanno determinato un forte rallentamento dell’operatività degli uffici”, osserva il presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti. “È quindi evidente come, per molti amministratori, sia stato impossibile rispettare la scadenza del 30 aprile per approvare i bilanci previsionali. Per questo appare opportuno “usufruire di un ulteriore mese di lavoro per la definizione delle diverse questioni aperte”, aggiunge Scanagatti.

“Anci Marche – sottolinea il suo presidente Maurizio Mangialardi – come alcune altri Anci regionali hanno chiesto, sostenuto ed approvato tale richiesta perché proprio dai territori emerge la necessità di ulteriore tempo e che è perfettamente legittima in termini normativi ai sensi dell’articolo 151 comma 1 del Tuel”. “La convocazione d’urgenza di una Conferenza Stato-Città sarebbe la sede giusta nella quale discutere tale proposta. “Restiamo in attesa in queste ore –conclude Mangialardi – di aggiornamenti, convinti che debba essere il buon senso a prevalere.”

“Non possiamo che essere pienamente d’accordo con la decisione presa da Anci e Upi di chiedere al ministro Alfano di posticipare la scadenza per l’approvazione dei bilanci comunali al 31 maggio. Già nelle scorse settimane l’AnciSicilia aveva inviato ad Alfano e Fassino una lettera con una richiesta analoga, a fronte delle numerose sollecitazioni arrivate da svariati comuni dell’Isola”. E’ quanto afferma Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, che aggiunge: “La richiesta di un intervento urgente del governo nazionale, reiterata al Premier Renzi durante la sua recente visita a Palermo, era stata fatta per consentire ai nostri comuni, ma anche a molti altri, si trovano nelle nostre stesse condizioni, di evitare pesanti conseguenze per la tenuta finanziaria degli enti. Ringraziamo, dunque, Fassino per avere accolto il grido d’allarme lanciato dalla nostra Associazione”.

Anche il presidente di Anci Puglia, Luigi Perrone, si schiera a sostegno della richiesta Anci di  far slittare al 31 maggio il termine per l’approvazione dei bilanci comunali. “E’ quanto mai evidente che esistono tutte le ‘motivate esigenze’ per adottare il provvedimento, viste le difficoltà che affrontano i Comuni per la oggettiva complessità degli adempimenti”, osserva Perrone. “Vi sono impedimenti legati ai nuovi schemi, ai nuovi allegati, alle operazioni di riaccertamento dei residui; è stato sottovalutato l’impatto del conto consuntivo, con le nuove norme, senza il bilancio consuntivo è praticamente impossibile procedere al previsionale. Gli uffici comunali sono stati assorbiti dalle attività legate alla chiusura dei bilanci consuntivi mettendo in secondo piano il previsionale. La riforma della contabilità armonizzata è entrata in vigore a regime nel 2016, ma ha segnato l’avvio nel 2015, quindi i Comuni hanno dovuto ragionare sia con il vecchio schema del Dlgs 267/2000 che con il nuovo Dlgs 118/2011, dovendo svolgere due volte il lavoro”, ricorda il presidente di Anci Puglia.

Ancora, Anci Toscana nelle parole del suo presidente Matteo Biffoni. “I Comuni toscani condividono la richiesta di Fassino, quest’anno ancora più necessaria, in considerazione dei problemi legati alla realizzazione del doppio documento (vecchia e nuova normativa), alla gestione del FPV, alla conversione dei software gestionali di contabilità, oltre che all’apprendimento delle nuove modalità da parte degli uffici”, osserva  il presidente di Anci Toscana. “Inoltre occorre considerare che per l’anno in corso è fissato per il 30 aprile anche il termine per l’approvazione del bilancio preventivo 2016″. Biffoni, analogamente a quanto fatto dallo stesso Fassino nei confronti del ministro Alfano, ha comunque inviato una lettera ai prefetti della Toscana auspicando che, nel caso la proroga non venga concessa, “possano tener conto, nell’esercizio delle funzioni di controllo sugli adempimenti contabili degli Enti Locali, delle difficoltà che renderanno in molti casi impossibile il rispetto della scadenza prevista dalla legge”. Infine anche il sostegno di Anci Veneto. ““Nella nostra Regione, risulta che alcuni Comuni non riusciranno ad approvare il bilancio entro il termine stabilito e sicuramente supereranno i 20 giorni di proroga previsti”, ricorda la presidente Maria Rosa Pavanello. “Pertanto, per evitare conseguenze negative per il sistema finanziario di questi enti (sebbene in Veneto siano in numero molto ridotto), Anci Veneto ritiene necessario richiedere il rinvio del termine per la presentazione dei bilanci comunali e fa appello ad Anci Nazionale perché sostenga fino in fondo la richiesta di proroga”, chiosa Pavanello.

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