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Pioggia di risorse
“Siamo arrivati puntuali all’appuntamento preso all’Assemblea di Parma – ha ricordato Decaro -. Avevamo detto che entro giugno 2022 tutte le risorse destinate ai Comuni avrebbero dovuto essere assegnate. E così è stato. Tutti i comuni, le città metropolitane e le province d’Italia sono destinatari delle risorse: sono state già assegnati 30 miliardi, altri 10 miliardi stanno per essere assegnati”.
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Un nuovo scenario
Il contesto nel quale Governo e pubbliche amministrazione si trovano ad operare, tuttavia, è profondamente mutato. “L’invasione russa dell’Ucraina, la guerra in Europa, la crisi economica e finanziaria internazionale, il collasso del sistema di distribuzione delle materie prime, la gravissima crisi energetica, l’impennata dei prezzi sono tutti fattori dirompenti, imprevedibili, che inevitabilmente stanno avendo un impatto sull’Italia e sulla sua economia. Da adesso in poi – ha aggiunto Decaro – dovremo essere molto più bravi per adeguare il nostro passo di marcia a una situazione che è cambiata e che probabilmente è destinata a cambiare ancora”.
“Non ci possiamo permettere di far venir meno la fiducia degli italiani, che è una risorsa perfino più importante dei soldi che arrivano da Bruxelles – è l’appello del presidente dell’ANCI -. Non sono d’accordo che tutto il PNRR andrebbe riscritto, che gli obiettivi che ci siamo dati non sono più alla nostra portata, che bisognerebbe ricominciare da capo”.
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