L’accoglimento di gran parte degli emendamenti proposti dall’Anci al Milleproroghe è un segnale importante di ascolto, da parte del Parlamento, rispetto ad alcune urgenti esigenze dei comuni. Auspichiamo ora che il testo venga approvato dall’Aula. Così l’Anci esprime apprezzamento per la sensibilità dimostrata dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, ed in particolare dai relatori Daniela Gasparini e Francesco Laforgia, nonché dal Governo. Grazie al lavoro delle Commissioni, infatti, la scorsa settimana sono state accolte alcune richieste avanzate dall’Anci.
L’Associazione registra intanto con soddisfazione l’accoglimento delle proposte emendative che consentiranno, innanzitutto la proroga dei contratti a tempo determinato per il personale di Città metropolitane e Province. L’esigenza di garantire la continuità dei servizi era stata infatti messa in discussione dall’esclusione della possibilità di prorogare i contratti per quegli enti che nel 2015 avevano sforato il Patto di stabilità, visto che nel testo originale del decreto il riferimento era solo quello relativo ai consuntivi 2014.
Finalmente, poi, viene riconosciuto quanto più volte sottolineato dall’Anci rispetto alle gare per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas: le scadenze vanno riviste a fronte della complessità delle norme, che espongono i Comuni ad alto rischio di contenziosi e che in molti casi non hanno reso possibile la predisposizione di tutti gli adempimenti necessari per indire le gare.
Ottenuta anche la proroga per il 2016 riguardo la possibilità di utilizzare senza vincoli di destinazione e durante tutta la durata del piano di riequilibrio pluriennale i risparmi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui.
Sempre grazie all’impegno dell’ANCI, è stata accolta la richiesta di concedere ai comuni ulteriori sei mesi di tempo per esprimere i propri rappresentanti nell’ambito delle commissioni censuarie locali, anche in considerazione del rinvio dei decreti attuativi della riforma del catasto, che non potrà non incidere sulle nomine.
L’impegno dell’Associazione ha portato ad ottenere anche la proroga (da gennaio 2016 a gennaio 2017) dell’applicazione delle norme di bilancio e contenimento delle spese per i Comuni nati a partire dal 1° gennaio 2016 dalla fusione con altri comuni, nonché provvidenze finanziarie a favore degli enti locali che abbiano deliberato il dissesto finanziario a partire dal giorno successivo all’entrata in vigore del decreto-legge n. 174 del 2012 e sino al 31 dicembre 2015.
Le misure appena descritte si vanno ad aggiungere a quelle già ottenute dall’Anci a ridosso del varo del decreto:
- il rinvio a fine 2016 dell’obbligo per le gestioni associate delle funzioni comunali in attesa di un riassetto definitivo della materia, in una prospettiva del tutto nuova quale quella già elaborata dall’Anci;
- la proroga a fine 2016 della possibilità di utilizzare le risorse per l’edilizia scolastica, stesso termine definito tra l’altro anche per l’attuazione delle norme per la prevenzione degli incendi negli edifici scolastici;
- la proroga al 30 giugno della possibilità dei comuni di avvalersi di Equitalia per l’accertamento e la riscossione dei tributi locali, nell’attesa che il Governo ponga mano ad una materia così delicata e strategica per l’intero Paese e non solo per i comuni.
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