Anagrafe nazionale dei residenti al via in 27 Comuni

Pa. Più servizi ai cittadini e più dati per il Fisco

Il Sole 24 Ore
13 Novembre 2015
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Parte in via sperimentale in 27 Comuni, tra cui Roma, Milano e Torino, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), che porterà all’unificazione delle oltre 8mila anagrafi locali oggi esistenti, all’avvio del domicilio digitale e della famiglia anagrafica e di fatto alla nascita del cittadino digitale. L’obiettivo è un archivio unico in tutta Italia entro il 2016 che consenta al cittadino, con il suo smartphone o tablet, di chiedere un documento amministrativo o uno stato di famiglia. Si tratta di uno strumento rivoluzionario anche per il fisco, come ha spiegato la stessa direttrice Rossella Orlandi intervenendo ieri alla Camera nel corso della presentazione del progetto Anpr organizzata dal presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, Giacomo Portas. L’Anpr conterrà, ha spiegato la Orlandi, «il domicilio digitale, ovvero l’indirizzo di posta elettronica certificata che il cittadino ha facoltà di indicare come esclusivo mezzo di comunicazione con la pubblica amministrazione». 
La vera e propria rivoluzione rispetto all’invio delle alle imprese e ai professionisti tramite l’indirizzo pec registrato nell’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata istituito dal Mise, ha aggiunto la responsabile delle Entrate sta nella «possibilità di estendere questa modalità di comunicazione anche ai cittadini residenti nel territorio». 
Non solo. Con il nuovo progetto che vede coinvolti il ministero dell’Interno, Sogei e Agid (Agenzia dell’Italia digitale) le Entrate potranno gestire meglio «la famiglia anagrafica e l’Aire per i residenti all’estero». In sostanza ha aggiunto la Orlandi «le informazioni relative alla famiglia anagrafica di appartenenza di ciascun cittadino residente, raccolte in una unica base dati, completa e aggiornata, offrono al sistema della fiscalità l’opportunità di adottare e migliorare le politiche fiscali di sostegno al reddito familiare, o ancora di ottimizzare le verifiche sulle capacità contributiva a tutto l’ambito familiare». E in chiave di contrasto a possibili violazioni «verificare la spettanza di detrazioni/deduzioni per i familiari a carico, esposte dai contribuenti nelle dichiarazioni annuali dei redditi, così come verificare e garantire il regolare pagamento di tributi legati alla composizione della famiglia». E con i dati forniti al Sistema tessera sanitaria diventeranno “mirati” i controllo sul diritto all’esenzione dai ticket. 
Con l’Anpr il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha sottolineato la fine delle gelosie tra le amministrazioni nella gestione dei dati e la possibilità di mettere a disposizione di tutti i cittadini uno strumento in grado di migliorare i servizi alla popolazione. Sulla stessa linea il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta il quale però ricorda che «c’è ancora molto da fare per mettere insieme le molte piattaforme» della Pa: dobbiamo fare in modo che lo Stato abbia una lettura condivisa e unitaria dei dati, senza mettere in discussione le esigenze di riservatezza e autonomia». «Si tratta di mettere a disposizione del cittadino innovazione e conoscenza» ha sottolineato l’ad e presidente di Sogei, Cristiano Cannarsa, «per trasformarli in servizi». 

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