Secondo la relazione di analisi comparativa sull’amministrazione online (e Government Benchmark Report) appena pubblicata un maggior numero di persone nell’UE può ora accedere a servizi pubblici online, la cui disponibilità media dal 2009 2010 è passata dal 69 all’82%. La relazione rivela quali Stati dell’UE sono risultati più efficaci e quali meno in tale ambito, prendendo in esame due servizi pubblici essenziali: “ricerca di lavoro” e “avvio di un’impresa”.
Dalla relazione risulta che in Austria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Svezia e Regno Unito il 55% dei servizi necessari per avviare un’impresa è fornito tramite un apposito portale o in modo automatico. Tuttavia, soltanto il 46% dei servizi utili per i disoccupati viene attualmente prestato tramite un apposito portale. Nell’ambito dell’Agenda digitale europea, l’Unione europea intende fare in modo che il 50% dei cittadini e l’80% delle imprese fruiscano dei servizi di eGovernment entro il 2015. Le conclusioni di detta relazione offrono utili informazioni sugli obiettivi dell’eGovernment Action Plan, avviato dalla Commissione nel dicembre 2010 al fine di collaborare con le autorità pubbliche degli Stati membri per ampliare e migliorare i servizi da esse prestati tramite internet.
>> Nona relazione di valutazione comparativa dell’eGovernment
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento