Le procedure d’infrazione a carico dell’Italia sono attualmente 98 di cui 31 riguardano mancati adempimenti nel settore dell’Ambiente. Il totale di queste multe è pari a 100 milioni di euro che dovranno pagare i cittadini.
Ha detto il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi:
Siamo a rischio di una seconda procedura di infrazione che è attualmente di fronte alla Corte di Giustizia con richiesta di sanzione, riguarda le misure di controllo delle discariche abusive: la Commissione ha chiesto di comminare una multa di 61,5 milioni di euro e una penalità semestrale in caso di ritardo di adempimento di 46 milioni di euro.
Ma di chi è la responsabilità di questa situazione? Come spiega nel video sotto la prof.ssa Paola Mariani, docente di diritto privato internazionale e diritto dell’Unione europea alla Bocconi è lo Stato italiano e nel caso del’ambiente il dicastero, ma anche tutti gli organi govrnativi locali, provinciali e regionali che non hanno recepito le direttive o non sono intervenuti nei casi in oggetto. Infatti, ci sono sul totale appena 13 infrazioni che riguardano il mancato recepimento di una direttiva europea, le restanti 85 invece, so riferiscono a violazioni del diritto comunitario, ossia abbiamo leggi in netto contrato con le medesime norme europee. Nello specifico quelle violazioni in materia ambientale riguardano:
la non corretta applicazione delle direttive sui rifiuti per il controllo sulle discariche dei rifiuti; i rifiuti
in Campania; discariche di rifiuti in Italia; il trattamento delle acque reflue; la normativa sulla caccia; qualità
dell’aria; la conservazione degli uccelli selvatici; il rischio alluvioni; per gli appalti, le concessioni idroelettriche; l’affidamento del servizio pubblico di trasporto turistico del Comune di Roma; sempre in materia di
appalti è stata aperta una procedura per l’affidamento dei servizi di intercettazione telefonica.
(Fonte: Ecoblog)
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