Il sottosegretario Erasmo D’Angelis, rispondendo ieri in Commissione trasporti della Camera all’interrogazione, con primo firmatario la parlamentare Deborah Bergamini, ha annunciato che “il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha predisposto lo schema di decreto, ora in fase di valutazione con il Ministero dell’interno”. “C’è la necessità – sottolinea in una nota il sottosegretario – di fornire un modello unico di rendicontazione delle risorse provenienti dalle sanzioni per violazioni del codice, che consenta di premiare gli enti virtuosi e sanzionare quelli che risultano inadempienti”.
Il modello dovrà evidenziare – si precisa – “l’ammontare complessivo dei proventi, distinti tra violazioni al Codice della Strada in generale e quelli derivanti da violazioni dei limiti massimi di velocità. Questi ultimi, a loro volta, dovranno essere suddivisi in proventi di intera spettanza dell’ente locale, proventi derivanti da attività di accertamento eseguito su strade non di proprietà dell’ente locale, da ripartire al 50%, e proventi derivanti da attività di accertamento eseguito su strade proprie da parte di organi accertatori dipendenti da altri enti locali”.
“All’interno della Riforma del Codice della Strada renderemo finalmente operativa – ha precisato D’Angelis – la norma che prevede che il 50% dei proventi derivanti dalle multe sia investito per la sicurezza stradale e per interventi urbani che favoriscano la nuova mobilità, come aree 30 km/h, zone pedonali e piste ciclabili, interventi per la sicurezza in particolari condizioni meteorologiche”.
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