L’11 dicembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 287 il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (decreto 28 ottobre 2014, recante titolo “Criteri di accesso e modalità di utilizzo delle misure di cui all’articolo 4, comma 24, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92, recante: «Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita»“) che stabilisce i criteri e le modalità di accesso al contributo riconosciuto al termine del periodo di congedo di maternitá e negli undici mesi successivi, alla mamma lavoratrice. Si tratta del cosiddetto ‘voucher maternità‘ introdotto con la riforma Fornero in via sperimentale per il periodo 2013-2015.
Possono presentare la domanda le seguenti categorie di lavoratrici in costanza di rapporto di lavoro: dipendenti del settore pubblico o privato; parasubordinate o libere professioniste iscritte alla gestione separata Inps.
Il contributo, d’importo pari ad un massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi, può essere richiesto in luogo del congedo parentale e può essere utilizzato alternativamente per il servizio di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. La domanda va presentata – entro il 31 dicembre 2015 – all’INPS per via telematica, tramite PIN o attraverso il supporto dei patronati, accedendo al portale Internet dell’Istituto (www.inps.it – Servizi per il cittadino – Autenticazione con PIN – Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito – Invio delle domande per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia).
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