Gli amministratori locali che si recano in missione per ragioni relative al proprio mandato hanno in via provvisoria diritto a ricevere il rimborso delle spese di soggiorno nella misura pari all’80% di quanto previsto dal Dm Interno 12 febbraio 2009. Hanno inoltre diritto a ricevere il rimborso delle spese di viaggio effettivamente sostenute. La misura definitiva del rimborso delle spese di soggiorno sarà fissata con uno specifico provvedimento del ministro dell’Interno. È questo il risultato dell’intesa stipulata tra il governo, l’Anci e l’Upi nella riunione del 6 ottobre della conferenza stato, città ed autonomie locali. Attraverso questa intesa vengono superati i dubbi emersi nella applicazione delle disposizioni dettate dal comma 9 dell’articolo 5 del Dl 78/2010. Siamo sicuramente in presenza di una interpretazione “creativa”, unica soluzione possibile per mettere ordine dopo una norma scritta male e per evitare il maturare di una condizione di penalizzazione ingiustificata per gli amministratori. La citata disposizione ha stabilito – modificando il comma 1 dell’articolo 84 del testo unico degli enti locali – che sindaci, presidenti, assessori e consiglieri hanno diritto in caso di missioni «esclusivamente» al rimborso delle spese di viaggio. Ma si è dimenticato di modificare il comma 2 dello stesso articolo che testualmente stabilisce che «la liquidazione del rimborso delle spese è effettuata dal dirigente competente, su richiesta dell’interessato, corredata della documentazione delle spese di viaggio e soggiorno effettivamente sostenute». Per cui il diritto al rimborso delle spese di soggiorno, eliminato dal comma 1, rientra dalla finestra. Con l’intesa raggiunta tra il governo e le associazioni degli enti locali si supera la condizione di incertezza che era determinata e che aveva spinto molte amministrazioni a sospendere l’erogazione di tali rimborsi ed altre a deliberare il ristoro delle spese effettivamente sostenute. Viene stabilito che gli amministratori locali che si recano in missione hanno diritto, fino alla emanazione di un nuovo decreto da parte del ministro dell’Interno, a ricevere l’80% di quanto previsto dalla precedente normativa. Per cui, in caso di missione di un giorno con pernottamento si passa dai 230 euro prima rimborsati a 184 euro; in caso di missione di 18 ore con pernottamento da 200 a 160; in caso di missione superiore a 6 ore da 65 a 52 e infine in caso di missione inferiore a 6 ore e in località distante almeno 60 km da 35 a 28, se l’amministratore ha consumato almeno un pasto. Tali misure, avendo l’accordo natura di interpretazione autentica, si applicano dallo scorso 1° giugno, cioè dall’entrata in vigore del Dl 78/2010. Ricordiamo che le spese di viaggio sono quelle effettivamente sostenute e che, in caso di uso dell’automobile propria, non si possono utilizzare le tariffe Aci.
Ai sindaci in missione rimborso spese dell’80%
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