Nel 1991 Umberto Tozzi scrisse una nota canzone per Sanremo, intitolata “Gli altri siamo noi” che conteneva una strofa dal sapore profetico: famiglie di operai licenziate dai robot.
Oggi, più di trent’anni dopo, la rivoluzione dei robot è nel pieno del suo svolgimento e prevedere dove ci porterà è assai difficile. L’avvento dell’intelligenza artificiale generativa e la sua diffusione presso il grande pubblico hanno sparigliato le carte e il timore diffuso e latente (ma nemmeno troppo) è quello che le macchine, l’intelligenza artificiale, i robot appunto, possano minacciare il nostro posto di lavoro e in qualche modo rubarcelo. Come se tra dieci, cinquanta, cento anni, di intelligenze saranno rimaste solo quelle.
Tenendo sempre presente che l’approccio sociale e giuridico legato alle innovazioni tecnologiche è e deve rimanere “l’essere umano al centro”, possiamo provare a invertire la prospettiva e non vedere l’IA come un nemico che ci licenzierà tutti, ma piuttosto un alleato potente e brillante che ci semplificherà la vita lavorativa come mai prima d’ora.
Oggi parleremo in particolare di ChatGPT, forse al momento in cui si scrive il più conosciuto tool di intelligenza artificiale e vedremo come trasformarlo da giochino divertente, ma tutto sommato inutile, a compagno affidabile nelle nostre attività quotidiane, che potrà essere molto utile in diversi contesti relativi ai servizi pubblici locali.
Possibili utilizzi di ChatGPT nei servizi degli Enti locali
Assistenza ai cittadini: gli Enti locali possono utilizzare ChatGPT per fornire assistenza immediata ai cittadini attraverso i loro siti web o applicazioni. Ad esempio, i cittadini potrebbero porre domande su servizi pubblici, orari di ufficio, informazioni turistiche, regolamenti locali, e così via, e ottenere risposte immediate da ChatGPT.
Servizi online: ChatGPT può essere integrato nei servizi online offerti dai governi locali, consentendo ai cittadini di effettuare richieste, compilare moduli, fare prenotazioni e svolgere altre attività in modo più efficace e semplice.
Educazione e informazione: gli Enti locali possono utilizzare ChatGPT per educare i cittadini su questioni importanti come la salute pubblica, l’ambiente, la sicurezza stradale e altro ancora. ChatGPT può rispondere a domande frequenti e diffondere informazioni chiare e basate su dati.
Feedback e partecipazione dei cittadini: ChatGPT può essere utilizzato per raccogliere feedback dai cittadini su servizi pubblici, progetti di sviluppo locale o altre iniziative. Inoltre, può facilitare la partecipazione dei cittadini in sondaggi online e raccogliere dati utili per la pianificazione.
Supporto multilingue: ChatGPT è in grado di gestire diverse lingue, il che può essere utile per comunità multilingue in aree urbane o per comunicare con cittadini di diverse nazionalità.
È importante notare che, mentre ChatGPT offre molti vantaggi, è necessario affrontare anche questioni relative alla privacy, alla sicurezza e all’etica nell’implementazione di tali sistemi, soprattutto quando si tratta di dati sensibili dei cittadini. Gli Enti locali devono prendere in considerazione queste questioni e garantire una gestione responsabile dei dati e delle informazioni: come per molte altre questioni, se si desidera integrare ChatGPT nel proprio lavoro quotidiano, è necessario coinvolgere il DPO dell’ente in questa scelta, affinché tutto avvenga nel rispetto dei principi generali dettati dal Reg. UE 679/2016 (GDPR).
Tutto ciò premesso, proviamo a entrare ancora più nello specifico. Se finora abbiamo parlato dell’utilità di ChatGPT utilizzato per migliorare il servizio al pubblico, vediamo come potrebbe essere usato all’interno dell’eEnte stesso, per migliorare e velocizzare il lavoro degli amministratori locali e degli addetti ai pubblici servizi.
Velocizzare l’elaborazione dei dati
ChatGPT può essere impiegato per analizzare grandi quantità di dati, estrarre informazioni rilevanti e generare report dettagliati in modo molto più rapido rispetto all’elaborazione manuale. Ad esempio, può essere utilizzato per monitorare indicatori di prestazione chiave (KPI) per i servizi pubblici locali, elaborare dati demografici o effettuare analisi finanziarie.
Automatizzare azioni ripetitive
ChatGPT può essere programmato per eseguire azioni ripetitive e routine all’interno degli Enti locali. Ciò può includere l’automatizzazione di attività amministrative come la gestione delle e-mail, la generazione di report periodici, la gestione delle richieste dei cittadini o la registrazione di dati in database.
Ridurre i tempi di attesa e di risposta
Integrando ChatGPT nei servizi di assistenza ai cittadini, è possibile ridurre i tempi di attesa per ottenere informazioni o assistenza. ChatGPT è disponibile 24/7 e può gestire molte richieste contemporaneamente, migliorando così l’accessibilità e la reattività dei servizi pubblici locali.
Fare una manutenzione predittiva
Utilizzando dati storici e algoritmi di apprendimento automatico, ChatGPT può contribuire a prevedere problemi o necessità di manutenzione all’interno delle infrastrutture pubbliche locali. Ad esempio, può aiutare a prevedere quando saranno necessari interventi di manutenzione stradale o di manutenzione degli impianti.
Migliorare i processi di comunicazione interna ed esterna
ChatGPT può facilitare la comunicazione all’interno dell’Ente locale, rispondendo a domande frequenti dei dipendenti o aiutando nella condivisione di informazioni importanti. Inoltre, può essere utilizzato per migliorare la comunicazione esterna con i cittadini attraverso servizi di chat online o chatbot su siti web istituzionali.
Personalizzare i servizi e generare maggior fidelizzazione
ChatGPT può raccogliere dati sui cittadini e offrire servizi personalizzati in base alle loro esigenze e preferenze. Ad esempio, può suggerire eventi culturali o programmi di assistenza sociale specifici per un cittadino in base al suo profilo. Ciò può contribuire a generare una maggiore fidelizzazione dei cittadini e migliorare la soddisfazione nei confronti dei servizi pubblici locali.
Un miracolo? No, se solo si sa come fare
Tutto questo è, o per lo meno sembra, molto affascinante, ma come lo si mette in pratica? Limitarsi a utilizzare ChatGPT come se fosse un clone di un motore di ricerca, un gemello un po’ più avanzato di Google a cui fare domande e da cui aspettarsi pluralità di risposte, non solo non sfrutterà le sterminate potenzialità dell’intelligenza artificiale, ma nemmeno sarà utile agli scopi dell’Ente locale. È necessario imparare a scrivere prompt efficaci per ChatGPT, ossia a impartire al robot (che sarà sì intelligente, ma sempre robot resta) istruzioni precise, chiare e circostanziate, per ottenere le risposte desiderate e quindi l’aiuto sul lavoro che ci serve. In sostanza, bisogna imparare a interrogare il nostro assistente virtuale: solo facendo le domande giuste, si ottengono risposte pertinenti (e utili).
“Promptare” (orrendo neologismo, dall’inglese to prompt, che significa appunto fare una richiesta) la chat non è semplice e richiede un po’ di pratica e qualche accorgimento. Ecco alcune linee guida su come scrivere prompt corretti per utilizzare ChatGPT in modo efficace per il lavoro.
Essere chiari e specifici
È necessario innanzi tutto definire chiaramente l’obiettivo e fare una domanda con risposta il più chiusa possibile. Ad esempio, se si desidera ottenere informazioni sulla pianificazione urbana in un determinato quartiere, scrivere una domanda chiara come: “Posso ottenere informazioni sulla pianificazione urbana nel quartiere X?”
Includere dettagli rilevanti
È necessario fornire dettagli specifici sulla situazione e sul contesto che si sta affrontando. Ad esempio, “Mi puoi aiutare a capire le tendenze demografiche recenti nel comune X?”.
Usare un linguaggio semplice e diretto
Evitare l’uso di termini tecnici o jargon che potrebbero confondere l’IA, ma invece usare un linguaggio chiaro e comprensibile renderà la richiesta più specifica. Se c’è bisogno di spiegare un concetto tecnico è bene farlo in modo semplice e chiedere a ChatGPT se ha ben compreso il suo task prima di iniziare a produrlo o se ha bisogno di altre informazioni.
Chiedere di generare contenuti o suggerimenti
Si può chiedere a ChatGPT di generare contenuti specifici come bozze di documenti, articoli, comunicati stampa, o suggerimenti su come affrontare un problema particolare. Ad esempio, “Puoi suggerirmi un elenco di argomenti per il prossimo comunicato stampa sul nostro progetto di riqualificazione urbana?”. Si può anche chiedere a ChatGPT di usare un tono formale, o colloquiale o tecnico, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Si può anche chiedere all’IA di farci delle domande per comprendere meglio il contesto nel quale si dovrà muovere.
Richiedere analisi o comparazioni
Si può chiedere a ChatGPT di analizzare dati o confrontare diverse opzioni. Ad esempio, “Puoi analizzare i dati sugli incidenti stradali degli ultimi tre anni e identificare le aree più pericolose?”
Riprovare o riformulare
Se la risposta di ChatGPT non è esattamente ciò che si desidera, si può riformulare la domanda o il prompt. Talvolta, una modifica leggera può portare a risultati migliori.
Domande specifiche di follow-up
Se la risposta di ChatGPT richiede ulteriori dettagli o chiarimenti, è bene fare domande di follow-up per ottenere informazioni più precise.
Educare e addestrare ChatGPT
Con l’uso continuo, ChatGPT imparerà dalle interazioni e migliorerà nel fornire risposte pertinenti, quindi quando possibile conviene fornire feedback quando possibile per aiutare l’IA a capire meglio le esigenze dell’Ente.
Un esempio pratico
Riprendendo gli utilizzi pratici che abbiamo indicato poco sopra, ipotizziamo uno scenario e di conseguenza quale potrebbe essere la domanda da fare a ChatGPT e la sua possibile risposta.
Immaginiamo di lavorare presso un Comune responsabile della manutenzione delle infrastrutture stradali all’interno del territorio. Vogliamo utilizzare ChatGPT per prevedere quando e dove saranno necessari interventi di manutenzione stradale al fine di ottimizzare le risorse e garantire strade sicure e ben tenute per i cittadini.
Ipotesi di prompt:
“In base ai dati storici degli ultimi cinque anni relativi alle condizioni delle strade del Comune di X, posso ottenere una previsione sulle aree che richiederanno manutenzione stradale nei prossimi sei mesi? Vorrei anche sapere quali sono i principali problemi rilevati, come crepe, avvallamenti o buche.”
Risposta prevista:
“Basandoci sui dati storici e le tendenze degli ultimi cinque anni, prevediamo che nei prossimi sei mesi ci saranno maggiori esigenze di manutenzione stradale nelle seguenti zone:
Via Roma, tra il chilometro 2 e il chilometro 4 – Crepe e usura della superficie.
Via Milano, tra il chilometro 1 e il chilometro 3 – Buca significativa nella corsia di destra.
Via Napoli, tra il chilometro 0,5 e il chilometro 2 – Avvallamento nella corsia centrale.
Questi sono i principali problemi identificati, ma è importante condurre un’ispezione dettagliata per valutare l’entità del danno e pianificare gli interventi di manutenzione necessari.”
In questo esempio, ChatGPT è utilizzato per ottimizzare la manutenzione predittiva e ottenere una previsione sulle aree che richiederanno manutenzione stradale, aiutando così l’ente a pianificare interventi preventivi e ottimizzare le risorse.
Altre casistiche (esempi)
Velocizzare l’elaborazione dei dati:
Scenario: Sei responsabile della pianificazione urbana in un comune. Devi analizzare i dati demografici per progettare nuove infrastrutture educative. Puoi utilizzare ChatGPT per ottenere un’analisi dettagliata dei dati demografici recenti, inclusi l’età media e la distribuzione della popolazione per quartiere.
Prompt: “Posso ottenere un’analisi dettagliata dei dati demografici più recenti, tra cui l’età media e la distribuzione della popolazione per quartiere, per aiutare nella pianificazione delle nuove infrastrutture educative?”
Automatizzare azioni ripetitive:
Scenario: L’ufficio dell’Ente locale riceve centinaia di email al giorno con richieste di informazioni comuni. Puoi utilizzare ChatGPT per automatizzare la risposta alle domande frequenti, liberando il personale da compiti ripetitivi e consentendo loro di concentrarsi su attività più complesse.
Prompt: “Puoi aiutarmi a creare una risposta automatizzata per le domande frequenti che riceviamo via email nell’ufficio comunale? Vogliamo ridurre il carico di lavoro manuale e migliorare l’efficienza nella gestione delle richieste dei cittadini.”
Ridurre i tempi di attesa e di risposta:
Scenario: Il sito web del comune è spesso intasato da richieste di informazioni da parte dei cittadini, causando tempi di attesa prolungati. Puoi integrare ChatGPT nel sito web per fornire risposte immediate e ridurre i tempi di attesa per i cittadini che cercano informazioni sui servizi comunali.
Prompt: “Come possiamo integrare ChatGPT nel nostro sito web per fornire risposte rapide alle domande dei cittadini e ridurre i tempi di attesa? Quali informazioni dobbiamo includere per rendere questa funzione più efficace?”
Migliorare i processi di comunicazione interna ed esterna:
Scenario: All’interno dell’Ente locale, ci sono frequenti problemi di comunicazione tra i dipartimenti. Puoi utilizzare ChatGPT per suggerire soluzioni per migliorare la comunicazione interna, come l’implementazione di chat interne o la creazione di documenti condivisi.
Prompt: “Come possiamo migliorare la comunicazione interna all’interno dell’Ente locale? Puoi suggerire soluzioni, come l’implementazione di chat interne o strumenti di collaborazione, per affrontare i problemi attuali?”
Personalizzare i servizi e generare maggior fidelizzazione:
Scenario: Vuoi migliorare i servizi offerti ai cittadini. Puoi utilizzare ChatGPT per raccogliere informazioni sulle preferenze dei cittadini e suggerire servizi personalizzati, come eventi culturali o programmi di assistenza sociale, per aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione dei cittadini.
Prompt: “Come possiamo utilizzare ChatGPT per raccogliere informazioni sulle preferenze dei cittadini e offrire servizi personalizzati? Vogliamo aumentare la soddisfazione dei cittadini e generare maggiore fidelizzazione ai servizi comunali.”
>> L’ARCHIVIO INTEGRALE DELLA RUBRICA DELL’AVV. LUISA DI GIACOMO.
* Luisa Di Giacomo è avvocato da oltre quindici anni, dal 2012 è consulente privacy presso diverse aziende nel nord Italia e dal 2018 ricopre l’incarico di DPO presso diverse Pubbliche Amministrazioni (Comuni, Enti di ricerca, Enti socio assistenziali) e società private. Dal 2022 fa parte del pool di consulenti esperti in Data Protection Law istituito presso l’European Data Protection Board.
Formata nell’ambito del diritto civile e commerciale, negli ultimi dieci anni si è dedicata in via esclusiva al diritto di internet, delle nuove tecnologie, della protezione dei dati personali e della cybersecurity.
Ha svolto periodi di studio e di lavoro all’estero, è docente e formatore per Maggioli spa, responsabile della sezione cybersecurity del portale diritto.it, redattrice per la Gazzetta degli Enti Locali.
Parla inglese e francese a livello madrelingua, ed ha una discreta conoscenza dello spagnolo e del portoghese.
Ama scrivere narrativa e dedicarsi all’attività di formazione in aula e online, già autrice per La Gazzetta degli Enti Locali della rubrica I martedì della cybersecurity.
Le piace definirsi Cyberavvocato.
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