Smart working: possibile proroga per lavoratori fragili e genitori di figli under 14

La misura al vaglio del Governo potrebbe essere inserita nel prossimo Decreto Milleproroghe per contrastare la diffusione del Coronavirus

6 Dicembre 2022
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Smart working: una nuova proroga potrebbe interessare i lavoratori fragili e quei lavoratori che hanno figli under 14, estendendo la possibilità di praticare forme di lavoro agile anche al di là della scadenza attualmente prevista per la fine dell’anno, sia nel lavoro pubblico che in quello privato. A rilevarlo è Il Sole 24 Ore, secondo cui la misura, attualmente al vaglio del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, potrebbe entrare a far parte del prossimo Decreto Milleproroghe per favorire la prevenzione dalla diffusione da contagi da Coronavirus nei luoghi di lavoro.

>> FOCUS SMART WORKING.

La norma all’esame del Governo garantirebbe l’esercizio del diritto allo smart working a lavoratori fragili e con figli under 14 anni, salvo che le mansioni che svolgono non siano del tutto incompatibili con il ricorso al lavoro agile. “Nel frattempo – osserva Il Sole 24 Ore – molte imprese hanno raggiunto accordi aziendali con i sindacati per disciplinare il ricorso allo smart working, prevedendo generalmente 2 o 3 giorni di lavoro da remoto, alternati con giornate in presenza.

Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano in Italia quest’anno si contano 3 milioni e 570mila smart workers, le previsioni sono di una leggera crescita nel 2023 per raggiungere quota 3 milioni e 630mila. Un report dell’Istituto per l’analisi delle politiche pubbliche con oltre 15mila interviste ad occupati e a 5mila unità locali/imprese del privato extra agricolo ha inoltre fotografato opportunità e nodi critici, sfatando alcuni luoghi comuni: per il 66% dei datori di lavoro intervistati il lavoro agile incrementa la produttività e consente il risparmio dei costi di gestione degli spazi fisici, in particolare per le piccole imprese. Per il 72% dei datori di lavoro lo smart working aumenta il benessere organizzativo e migliora l’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti.

 

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