Sport a scuola, la Corte dei conti: “Servono fondi più congrui alle reali esigenze”

La magistratura contabile fotografa lo stato di attuazione dell’intervento PNRR che interessa 444 istituti per un valore di 3 miliardi di euro

10 Novembre 2022
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La Corte dei conti passa in rassegna lo stato di avanzamento dell’intervento PNRR relativo al “Potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola”, che interesserà 444 istituti scolastici (per 230.440 mq di superficie complessiva) entro il secondo semestre del 2026.

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Dalla deliberazione n. 13/2022 emerge che le risorse destinate allo sport e alle infrastrutture sportive negli edifici scolastici ammontano a 300 milioni di euro, di cui il 70% per le scuole primarie e il 30% per le secondarie, con una prevalenza dei finanziamenti (54,29%) verso le scuole del Mezzogiorno.

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Le considerazioni della Corte dei conti

La Corte, tenuto conto che delle 2859 domande presentate (per un valore complessivo di quasi 3 miliardi di euro) solo una minima parte potrà essere soddisfatta con le risorse messe a disposizione, evidenzia “la necessità di fondi più congrui alle reali esigenze delle scuole italiane o, quantomeno, di una loro destinazione alla sola scuola primaria, in coerenza con quanto previsto dalla legge di bilancio 2022 sulla graduale introduzione dell’educazione motoria nelle scuole del primo ciclo di insegnamento”.
La Corte ha, inoltre, invitato il Ministero dell’istruzione “a concludere rapidamente l’attività istruttoria ancora in corso e la stipula delle convenzioni con gli enti locali destinatari dei fondi, perché si proceda alle successive fasi di progettazione, aggiudicazione ed esecuzione degli interventi finanziati, visto il ritardo di quasi sei mesi nella pubblicazione degli interventi ammessi a finanziamento”. La magistratura contabile ha, infine, raccomandato “una pubblicità più tempestiva, sui siti istituzionali, dello stato di avanzamento dell’intervento, per garantire la piena trasparenza dell’attività amministrativa, nonché forme diffuse di controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.

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