PNRR, riunita la Cabina di regia: le prossime tappe per l’attuazione nei Comuni

L’obiettivo è monitorare lo stato di attuazione del Recovery Plan. Annunciato l’accreditamento dei 21 miliardi della seconda rata. Il punto di vista dell’ANCI

9 Novembre 2022
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L’attuazione del PNRR è al centro della Cabina di regia riunita nella giornata di martedì dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Il Presidente ha sottolineato “la centralità del ruolo e delle funzioni della Cabina di regia, quale luogo istituzionale dove monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi del PNRR e individuare puntualmente le soluzioni tecnico-politiche per superare le eventuali criticità in fase di attuazione.
Per assicurare a pieno le sue funzioni, la Cabina sarà convocata sistematicamente, in sede sia plenaria che settoriale, per affrontare le questioni connesse a specifici adempimenti e obiettivi”.
La Cabina di regia sarà coordinata dal Ministro per gli Affari Europei la Coesione Territoriale e il PNRR, Raffaele Fitto.

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Le prossime tappe

La prossima settimana saranno previste sedute bilaterali con le singole amministrazioni per monitorare lo stato di attuazione di tutti gli obiettivi ancora da raggiungere entro il 31 dicembre. Nel corso della riunione è stata inoltre data comunicazione dell’accredito di 21 miliardi di euro della seconda rata prevista a seguito della verifica degli adempimenti al 30 giugno 2022. L’obiettivo espresso da tutti è quello di rispettare i tempi previsti ed a utilizzare al meglio tutte le risorse. L’incontro ha visto anche la partecipazione di rappresentanti di Regioni, UPI e ANCI, nel segno della cooperazione istituzionale ribadita dal Governo con le autonomie territoriali.

Il ruolo dell’ANCI

Alla Cabina di regia ha preso parte anche l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). “Ringraziamo – ha detto il presidente Antonio Decaro – per questa convocazione, per noi è importante fare il punto perché i progetti dei Comuni sono parte decisiva dell’intero PNRR. Si tratta di opere per 40 miliardi di euro che sono stati praticamente tutti già assegnati e che arrivano ai Comuni perché le Linee guida stabilite dalla Commissione europea ricalcano in gran parte le nostre competenze sul territorio”.
“Sino a qui – ha detto il presidente dell’ANCI – è stato compiuto un grande sforzo progettuale, grazie alla collaborazione con i ministeri e con le Regioni, ora è il momento di passare alla fase esecutiva e ci sono alcune criticità da risolvere”.
“La prima criticità riguarda l’estensione ai prossimi anni dello strumento che è stato individuato per fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime: l’apposito Fondo va rifinanziato e vanno confermate le procedure semplificate di accesso che sono state previste per i Comuni. In secondo luogo, bisogna ulteriormente semplificare e sveltire le pratiche di autorizzazione e nulla-osta necessarie ad aprire i cantieri, soprattutto in ambito paesaggistico e ambientale”.

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