Anche nel primo semestre del 2022, come evidenziato dall’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia sulle minacce informatiche, si registra in Italia un boom di fenomeni superiore all’intero anno 2021: 1.572 tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy in soli sei mesi, a fronte dei 1.356 casi complessivi dello scorso anno.
Purtroppo, le analisi presentano un’Italia a due velocità, con dispositivi connessi molto più a rischio al Sud rispetto al Nord e questo per quanto riguarda l’impatto dei sistemi IoT sulla sicurezza dell’intero ecosistema digitale. Anche nel delicato e attualissimo settore della cybersicurezza, quindi, esiste un digital divide, cioè una distanza digitale tra chi si occupa di cybersecurity usufruendo di strumenti e competenze più adeguate e chi, invece, prova a farlo pur avendo a disposizione mezzi e risorse limitate. Il territorio italiano ha un potenziale di sviluppo incredibile e la recente nascita dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) è l’espressione concreta di un interesse sempre più concreto anche da parte della politica.
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