L’Avviso, riservato agli Enti locali già titolari di progetti SAI per la tipologia di “accoglienza ordinaria” è disponibile qui.
Le parole dei rappresentanti ANCI
Queste le parole di Matteo Biffoni, delegato ANCI per l’Immigrazione, nell’atto di commentare il provvedimento: “Questo ampliamento consentirà ai sindaci, almeno in parte, di rispondere alle urgenti esigenze di accoglienza e gestire direttamente le attività di sostegno per i cittadini ucraini. Non è questione di protagonismo, ma dobbiamo ribadire la necessità di coinvolgimento dei Comuni e dei sindaci per garantire sui territori una buona accoglienza, anche e soprattutto in questo momento. Auspichiamo adesso che la Rete SAI venga ulteriormente implementata, anche con un’attenzione particolare ai minori e alle persone più vulnerabili che numerosi stanno arrivando nel nostro Paese, perché è importante poter strutturare circuiti di accoglienza e integrazione, da inserire in maniera stabile nei contesti territoriali, per i cittadini ucraini, per i quali è nostro dovere pensare, purtroppo, a percorsi di mesi, anni.”
Il decreto (ulteriore) del Ministero dell’Interno
“I sindaci – ha concluso Biffoni – come sempre, non si tirano indietro ma devono essere dotati dei giusti strumenti per poter fare la loro parte, aiutare concretamente le persone in fuga dalla guerra e sostenere l’inevitabile ricaduta sui servizi comunali che questo comporta. L’accoglienza dei cittadini ucraini è una situazione assolutamente senza precedenti, che necessita di interventi veloci ma ben strutturati. Questo è un primo passo, ma purtroppo dobbiamo essere pronti a lavorare sul lungo periodo e su numeri mai visti prima”.
In ulteriore istanza, si segnala che il Ministero dell’Interno ha pubblicato un decreto per finanziare ulteriori domande di ampliamento della rete SAI per complessivi 470 posti di 39 progetti tipologia “accoglienza ordinaria”.
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