Tra i vari aspetti affrontati, emergono le richieste per ulteriori semplificazioni, nonché lo sblocco del turno over per il personale delle Città metropolitane, visione condivisa peraltro anche dal titolare di Palazzo Vidoni Renato Brunetta. Secondo i sindaci, non si potrà garantire la corretta attuazione delle opere senza la diffusione di strumenti tecnologici idonei, considerato il numero eccezionale di cantieri da inaugurare in un ristretto arco di tempo. A tal fine, non si potrà rinunciare alle nuove procedure di assunzione a tempo determinato, per le quali dovrà però essere operata una razionalizzazione coerente che assicuri il coordinamento delle procedure straordinarie con quelle ordinarie. Infine i sindaci hanno rilanciato le proposte dell’ANCI in materia di ineleggibilità e sul limite del mandato dei sindaci, nonché sulle responsabilità in materia di abuso di ufficio per gli Amministratori locali. Resta il limite dell’incandidabilità al Parlamento per i sindaci nonché il tetto al numero dei mandati: l’assemblea ha manifestato il suo scontento per la disparità di trattamento, definita illogica e incostituzionale e tale da intaccare l’immagine pubblica del sindaco in una fase in cui, data la straordinaria mole di responsabilità, sarebbe piuttosto necessario legittimarne il ruolo di fronte alla comunità. Per approfondire queste considerazioni e trovare una soluzione comune, i sindaci metropolitani chiederanno un incontro al presidente del Consiglio Mario Draghi.
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