La questione riguarda la possibilità da parte di un Ente locale di poter riconoscere, ai sensi dell’art. 194 TUEL (d.lgs. 267/2000), debiti fuori bilancio originati da sentenze e da provvedimenti di condanna, emessi nei confronti di una società in house strumentale. La risposta è stata fornita dalla Corte dei conti del Lazio (deliberazione n.14/2021).
Le domande
Un Ente locale ha chiesto ai magistrati contabili alcune domande riguardanti i debiti fuori bilancio di una società in house strumentale verso la quale viene esercitato il controllo analogo e, in particolare:
- a) se i debiti originati da sentenze ed in generale dai provvedimenti giudiziari di condanna nei confronti di una società in house strumentale possano costituire oggetto di riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi della lett. a) dell’art. 194 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 s.m.i. (cd. TUEL);
- b) se, nell’ipotesi in cui, per i suddetti debiti, debba trovare applicazione la lett. e) del medesimo art. 194 TUEL, ove per la sorte siano dimostrate l’utilità e l’arricchimento dell’Ente (anche in ragione del fatto che, nel caso in cui la società in house svolga le funzioni di Stazione Appaltante, le opere accedono esclusivamente al patrimonio dell’Ente di appartenenza così determinando per il medesimo il presupposto dell’utilità), parimenti possa procedersi al riconoscimento del debito fuori bilancio per i relativi interessi e rivalutazione monetaria, in quanto oneri da considerarsi a tutti gli effetti “accessori” alla sorte medesima.
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