Il Patto dei Comuni
Un documento frutto della volontà di sindache e sindaci uniti da un impegno comune: ideare e sostenere azioni concrete basate sull’eguaglianza e la valorizzazione delle differenze per una società più equa, priva di stereotipi di genere e realmente paritaria.
“Nel siglare il Patto – spiega il presidente dell’ANCI Antonio Decaro – noi sindaci e sindache siamo consapevoli che scardinare modelli culturali che limitano ancora le possibilità di scelta e gli spazi di rappresentanza e partecipazione delle donne alla vita del Paese è un obiettivo necessario, ma non sufficiente. Noi amministratori accettiamo la sfida più grande: la lotta, senza se e senza ma, alla violenza contro le donne e lo faremo coinvolgendo le nostre Comunità in un nuovo patto tra generi, giusto e rispettoso della ricchezza di ogni differenza”
I punti rilevanti
Il Patto si articola in undici punti che si propongono di agire per la sensibilizzazione contro la diffusione di stereotipi, per il sostegno dei centri antiviolenza e case rifugio, per il coinvolgimento degli uomini in tema di parità, per il supporto alla conciliazione dei tempi famiglia-lavoro. Azioni che verranno condivise tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile impegnate sul tema e che annualmente le amministrazioni aderenti si impegnano a restituire ai propri cittadini.
Aderiscono al Patto i 12 sindaci delle Città metropolitane di Milano, Roma, Torino, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Messina, Napoli, Palermo, Reggio Calabria e i sindaci di Padova e Varese. In seguito l’iniziativa sarà estesa a tutti i Comuni italiani.
Nel frattempo in tutte le Regioni d’Italia si sono svolte ieri iniziative di sensibilizzazione nei confronti della tematica della parità di genere. Sul portale Regioni.it è stato pubblicato un consuntivo di tutto ciò che è avvenuto ieri. APPROFONDISCI QUI.
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