Dopo all’incirca dieci anni di attesa è stato firmato il 21 febbraio l’Accordo preliminare relativo al contratto collettivo di lavoro del personale del comparto Funzioni locali, che disciplina il triennio 2016-2018. Molte le novità contenute nella pre-intesa che, oltre a prevedere aumenti contrattuali decorrenti da gennaio 2016, innova una serie di materie che erano in un certo qual modo state superate da normative più recenti.
Rimandando all’articolo di Andrea Antelmi e Claudio Biondi per una analisi più approfondita, ci soffermeremo ad analizzare qui solamente alcuni degli aspetti che ci appaiono più importanti e significativi, rimandando il lettore alla lettura dell’Accordo, al fine di effettuare gli adeguati approfondimenti(1).
I contenuti dell’Accordo in sintesi
Osserviamo innanzitutto che è previsto, negli Enti con più di 300 dipendenti, la costituzione di un Organismo paritetico per l’innovazione (art. 6), con il compito di coinvolgere maggiormente le organizzazioni sindacali su aspetti progettuali e innovativi che interessano l’organizzazione. Un modo anche per superare quelle forti divergenze con i rappresentanti dei dipendenti che erano nate negli anni immediatamente successivi alla prima applicazione della “legge Brunetta”.
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