Con la richiesta di parere in oggetto, l’UPI Unione Province d’Italia sottopone all’attenzione dell’Autorità due quesiti giuridici per conto di TECLA, associazione che l’UPI partecipa nella qualità di socio sostenitore, domandando di valutare: 1) se l’associazione TECLA, associazione di enti locali, in possesso dei requisiti di organismo di diritto pubblico, abbia la qualificazione di amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa nazionale e tenuto contro della deliberazione ANAC n. 21 del 18 gennaio 2017; 2) se l’Associazione TECLA, in virtù della natura di organismo di diritto pubblico, del rapporto associativo esclusivamente con Enti locali e loro associazioni, possa essere considerato nei rapporti con gli associati, organismo “in house” agli stessi.
Nella richiesta di parere si sostiene la natura in house dell’associazione ritenendo sussistente la condizione del controllo analogo da parte delle amministrazioni locali che ne sono associate in conformità all’indirizzo espresso dal Consiglio di Stato nella sentenza 26 agosto 2009, n. 5082 che, richiamando la Corte di giustizia UE 13 novembre 2008, C-324-07, ha evidenziato che ai fini del controllo analogo è possibile che lo stesso sia esercitato congiuntamente dagli enti associati senza che sia necessario un controllo individuale del singolo socio affidante sulla società-organo assimilabile a quello, individuale, delineato dai primi due commi dell’art. 2359 c.c.
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