L’emendamento presentato dal PD afferma che “al fine di garantire che le procedure per l’assegnazione delle concessioni del commercio su aree pubbliche siano realizzate in un contesto temporale e regolatorio omogeneo, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre è prorogato fino a tale data”, ossia il 2020.
Proroga direttiva Bolkestein: il commento dell’ANCI
In tale direzione giungono le prime dichiarazione dell’Associazione dei Comuni italiani: “Mediante la proroga al 2020 dell’applicazione della direttiva Bolkestein sul commercio ambulante otteniamo due importanti risultati per il Paese: la tutela delle centinaia di migliaia di posti di lavoro collegati alle 200 mila concessioni in essere e la garanzia di un’applicazione integrale e corretta delle nuove norme. Si tratta di una battaglia sulla quale l’ANCI ha investito con determinazione, e siamo soddisfatti di poter riconoscere oggi a governo e Parlamento grande sensibilità rispetto a questa istanza”. Sono queste le parole del presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, proprio a commento dell’approvazione da parte della Commissione dell’emendamento che proroga le concessioni sul commercio ambulante fino al 2020.
Le conseguenze per i Comuni
“Più volte nel corso dell’ultimo anno – prosegue Decaro – avevamo chiesto e ottenuto un’interlocuzione con il Governo sulla scadenza delle concessioni, inizialmente prevista nel 2017, poi prorogata al 2018. I Comuni stanno già lavorando per rispettare le nuove procedure di assegnazione, ma il numero elevato delle concessioni e la conseguente mole di verifiche e incombenze a carico degli uffici comunali in vista delle gare, costituivano criticità in grado di compromettere l’ordinato passaggio al nuovo regime. L’emendamento ora approvato rappresenta il coronamento di quell’impegno e il giusto premio alla determinazione con la quale i sindaci hanno condotto il dialogo con governo e forze parlamentari”.
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