Le pubbliche amministrazioni crescono con il crowdfunding civico

Nuove modalità per finanziare PA e territorio

27 Novembre 2017
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In un periodo di estrema difficoltà per le finanze delle pubbliche amministrazioni, soddisfare le istanze dei cittadini è un’impresa tutt’altro che semplice. La mancanza di risorse è associata a un’aspra critica verso la distribuzione delle stesse e l’utilizzo dei pochi fondi disponibili. Risultato? Una frattura sempre maggiore tra istituzioni e cittadinanza.
In un contesto simile, trovare metodi efficaci e alternativi di reperimento fondi risulta indispensabile per una PA attiva e propensa al cambiamento. Il crowdfunding civico è la soluzione. Il finanziamento dal basso dimostra e ha dimostrato, attraverso numeri significativi e casi di successo, di poter essere la vera alternativa all’ordinaria attività istituzionale.

Il crowdfunding civico

Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding, nata nel 2011, offre ai Comuni e alle istituzioni uno spazio dedicato o una piattaforma ad hoc per ospitare progetti provenienti direttamente dai cittadini, attori principali della res publica. Il processo, come spiegato anche nel video da Nicola Lencioni, CEO di Eppela, e Paola D’Agostino, avvocato esperto in crowdfunding per Enti privati e pubblici, è semplice quanto efficace. Attraverso il crowdfunding la scelta dei progetti da finanziare avviene in maniera assolutamente trasparente e meritocratica, è il cittadino stesso a scegliere i progetti di maggior interesse sui quali destinare l’attenzione delle istituzioni. L’interesse delle pubbliche amministrazioni per questo strumento sta crescendo, come dimostra la recente partnership che Eppela ha stretto con Maggioli, azienda leader nell’offerta di servizi innovativi per la PA e le aziende.

L’esperienza del Comune di Milano

A fare da pioniere del crowdfunding civico in Italia è stato il Comune di Milano che, proprio su Eppela, ha dato vita alla prima iniziativa di questo tipo. Milano ha scommesso sull’innovazione sociale per sostenere lo sviluppo economico, contribuendo a un cofinanziamento pubblico, per ciascun progetto, fino a un massimo di 50mila euro al raggiungimento almeno del 50% dell’obiettivo stabilito attraverso la raccolta di micro offerte online. Tantissimi i progetti giunti al Comune che, solo negli ultimi 18 mesi, ha finanziato ben 16 progetti su 18 presentati, per un totale raccolto di oltre 650mila euro. Numeri importante che confermano, ancora una volta, come sia possibile avere una PA a misura di cittadino.

>> GUARDA IL VIDEO ESPLICATIVO.

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Crowdfunding: il nuovo modo per finanziare la PA e il territorio
Bologna, 31 gennaio 2017

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