Il testo di legge è al momento in corso d’esame in sede referente. La proposta di legge C. 3365-B, approvata dalla Camera il 21 gennaio 2016 e modificata dal Senato il 18 ottobre 2017, riguarda il c.d. whistleblowing, espressione con cui si designa la segnalazione di attività illecite nell’amministrazione pubblica o in aziende private, da parte del dipendente che ne venga a conoscenza. La proposta contribuisce ad integrare la vigente normativa concernente la tutela dei lavoratori del settore pubblico che segnalino illeciti e introduce forme di tutela anche per i lavoratori del settore privato.
Il profilo su cui la proposta di legge interviene è la protezione del dipendente che segnali illeciti, rispetto a misure discriminatorie o comunque penalizzanti nell’ambito del rapporto di lavoro dipendente, sia pubblico che privato. Di seguito viene dato sinteticamente conto del contenuto della proposta C. 3365-B, con particolare riferimento alle modifiche introdotte dal Senato.
Si ricorda che l’introduzione nell’ordinamento nazionale di un’adeguata tutela del dipendente (pubblico e privato) che segnala illeciti dall’interno dell’ambiente di lavoro è prevista in convenzioni internazionali (ONU, OCSE, Consiglio d’Europa) ratificate dall’Italia, oltre che in raccomandazioni dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, talvolta in modo vincolante, altre volte sotto forma di invito ad adempiere.
>> CONSULTA IL DOSSIER ELABORATO DAL SERVIZIO STUDI DELLA CAMERA IN MATERIA DI WHISTLEBLOWING.
>> PER APPROFONDIRE leggi anche l’articolo del nostro esperto Amedeo Scarsella intitolato Whistleblowing: le sanzioni per il responsabile anticorruzione.
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