Le procedure per l’autonomia al via
Proprio questa settimana il consiglio regionale lombardo ha votato a maggioranza il documento per l’autonomia redatto dopo il referendum, con 67 voti favorevoli (su 80 membri totali, di cui 72 presenti in aula).
Nella giornata di oggi i rappresentanti delle due Regioni si recheranno prima in Commissione parlamentare sul federalismo, poi nel pomeriggio parteciperanno alla Conferenza Stato-Regione. La Lombardia chiede dal canto suo l’autonomia su 20 materie, che sostanzialmente riepilogano le 23 competenze previste dalla Costituzione (20 sono quelle concorrenti e 3 quelle che già gestiscono le Regioni con statuto speciale). L’Emilia Romagna rivendica invece l’autonomia per 13 materie. Insieme daranno vita a sei tavoli tematici, per i settori comuni, di cui i principali sono l’ambiente, le attività produttive, il lavoro, l’istruzione.
VA sottolineato invece come sia differente il percorso intrapreso dalla Regione Veneto, dove il referendum è stato votato quasi dal 60% dei cittadini. Il governatore Zaia ha scelto di far approvare una legge regionale, che poi dovrà essere sottoposta al voto parlamentare. Ma in questo caso è richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi.
Il documento congiunto ANCI Lombardia – UPL
ANCI Lombardia ha nel frattempo prodotto il documento congiunto ANCI-UPL in merito al processo per il riconoscimento di maggiore autonomia alla Regione Lombardia, come previsto dall’art. 116 della Costituzione. Il testo, illustrato durante l’audizione presso la II Commissione regionale, è stato inviato al Consiglio regionale, che ha votato questa settimana la risoluzione come base per l’apertura del confronto col Governo.
Il contributo di ANCI Lombardia e UPL presenta delle note come primo contributo al confronto per l’individuazione delle materie su cui chiedere maggiore autonomia regionale.
ANCI Lombardia auspica che il confronto su tema coinvolga Comuni, Città Metropolitana e Province lombarde in modo costante, coerente e costruttivo, non solo in questa fase ma durante tutto il percorso, per poter dare continuità e sostanza al confronto istituzionale.
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