Il meccanismo potrebbe prevede aumenti più consistenti per chi guadagna meno e, viceversa, meno generosi per chi mensilmente incassa di più. Con un criterio del genere con risorse limitate, superata una certa soglia di retribuzione, per molti l’aumento potrebbe addirittura azzerarsi. Ipotesi che trova totalmente contrari i sindacati che chiedono all’esecutivo di rispettare l’accordo del 30 novembre 2016, che ha previsto un aumento per tutti, nessuno escluso.
Da alcune simulazioni, come anticipato ieri dal Messaggero, il tetto dopo il quale gli aumenti si annullano starebbe tra i 70 e i 75 mila euro. Un meccanismo totalmente inverso rispetto a quello utilizzato nei precedenti rinnovi contrattuali. In passato l’aumento è stato spalmato su tutti i lavoratori attraverso una percentuale fissa, che inevitabilmente ha dato di più a chi percepisce stipendi più consistenti….
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