Emergenza migranti: la lettera dell’UPI al premier Gentiloni

“Numeri che in molti territori superano la sostenibilità sociale: si rischiano tensioni e ripercussioni sia per chi accoglie che per chi è accolto”

3 Agosto 2017
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“Come Presidente dell’UPI sento il dovere di rivolgermi a Lei interpretando il pensiero dei tanti Sindaci che amministrano questo livello istituzionale, per rappresentarle la condizione di profonda sofferenza dei territori impegnati ad assicurare l’accoglienza dei richiedenti asilo, ben cosciente della sua attenzione a questa che è diventata una vera e propria emergenza nazionale”. Questo il nodo centrale della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, da parte del presidente dell’UPI Achille Variati.
“In molte aree del Paese, specialmente nei centri maggiori, ma non mancano concentrazioni insostenibili anche in piccoli centri – prosegue il presidente Variati –  i numeri dei richiedenti asilo ospitati con il coordinamento delle prefetture hanno superato la sostenibilità sociale, rendendo impossibile assicurare una accoglienza vera mirata all’integrazione, rischiando tensioni e ripercussioni gravi sulle comunità. Una criticità – sottolinea poi – sia per chi accoglie che per chi è accolto”.
Da qui la decisione di rivolgersi al Presidente del Consiglio: “Mi permetto di incoraggiare il Governo – conclude il numero uno dell’UPI – ad operare quanto più possibile per garantire il supporto della Marina Militare Italiana alla Guardia Costiera Libica, per contrastare la disumana tratta dei migranti attraverso i barconi e rendere sempre più rigoroso l’approdo delle imbarcazioni nei porti italiani”.

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