Lo schema di decreto legislativo in esame reca disposizioni per l’introduzione di una misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà (reddito di inclusione), emanate in attuazione della legge delega n. 33 del 2017.
Come recita la premessa al dossier “Per quanto riguarda la copertura finanziaria, si prevede che all’attuazione della delega si provveda nei limiti delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dall’articolo 1, comma 386, della stabilità 2016 e rifinanziato dall’articolo 1, comma 389, della medesima legge. La delega prevede inoltre che non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica dall’attuazione dei principi sul riordino delle prestazioni di natura assistenziale finalizzate al contrasto della povertà, per le prestazioni a sostegno della genitorialità e per quelle legate alla condizione di disabilità e di invalidità del beneficiario (comma 1, lettera b) e sul rafforzamento del coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, al fine di garantire in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni (comma 1, lettera c). A tale fine, per gli adempimenti previsti dai decreti legislativi di cui al citato comma 1, lettere b) e c), le amministrazioni competenti provvedono attraverso una diversa allocazione delle ordinarie risorse umane, finanziarie e strumentali in dotazione alle medesime amministrazioni”.
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