Emergenza Città metropolitane: come sanare la situazione finanziaria

Le dichiarazioni ufficiali dell’ANCI: “Per il 2017 i primi 12 milioni stanziati dal Governo vanno a Milano”

13 Luglio 2017
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“I primi 12 milioni di euro stanziati dal Governo per sanare la situazione finanziaria delle Città metropolitane, per decisione unanime di tutti i 14 sindaci metropolitani andranno alla sola Milano. Non certo perché le altre non abbiano bisogno, ma solo per affrontare la prima più grave emergenza. Noi sindaci da Nord a Sud dimostriamo di saper fare squadra. Confidiamo sia un segnale di solidarietà istituzionale che arrivi chiaro al governo e al Paese”. Ad affermarlo ufficialmente è il presidente dell’ANCI Antonio Decaro che nel pomeriggio di ieri ha formalizzato la decisione in sede di Conferenza Stato-Città, ottenendo l’intesa del governo alla proposta.

Emergenza Città metropolitane: le dichiarazioni di Decaro

“Devo però ancora una volta rilevare che i 12 milioni previsti in fase di conversione del decreto legge 50/2017 – ha sottolineato Decaro – sono del tutto insufficienti a soddisfare il fabbisogno finanziario che emerge dall’analisi dei bilanci degli Enti. Ripartirli secondo lo schema proposto dal Governo, peraltro, non avrebbe offerto una risposta a nessuna delle specifiche criticità che ogni Città metropolitana, che abbia chiuso il bilancio oppure no, affronta. E non per responsabilità degli attuali amministratori, ma per effetto di tagli ereditati. Per questo, a seguito del coordinamento dei 14 sindaci metropolitani, abbiamo chiesto al governo un tavolo politico che definisca i problemi e li avvii a soluzione”.

Lo scorso 7 luglio si erano incontrati a Milano i 14 sindaci metropolitani per discutere intorno alle difficoltà operative e alle proposte per un piano di rilancio degli Enti di area vasta. Per la svolta sono state identificate due mosse immediate: la rivisitazione della Legge Delrio per dare slancio ai nuovi enti istituiti con l’ambizione di guidare lo sviluppo del Paese, e le risorse per poter chiudere i bilanci e affrontare almeno la manutenzione ordinaria che è affidata loro.

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