Appendino sotto assedio: “Che coraggio, ci accusa chi ha lasciato solo guai”

Il sindaco di Torino indagato per i feriti di piazza San Carlo: “Serena sull’indagine ma c’è chi vuole speculare su questa tragedia”

La Stampa
30 Giugno 2017
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Ci sono state notti migliori. «E anche notti in cui ho dormito di più e meglio». È solo, o soprattutto, questione di rabbia da smaltire. Non quella di chi non se l’aspettava. Né quella di chi non sa che la mossa della procura di Torino è un atto dovuto e tecnico, non un’iniziativa dei pm, come del resto precisa lo stesso procuratore Armando Spataro. È la rabbia di chi non ha gradito certi modi, certo toni. «C’è qualcuno che vuole speculare su questa tragedia, è questo che mi dispiace», racconta il sindaco di Torino Chiara Appendino mentre attraversa a passo svelto il mercato metropolitano di Londra.
Il caso vuole che i giorni in cui cade il suo primo anno di mandato (oggi) coincidano con il momento più difficile della sua esperienza da sindaca. La missione a Londra – dove l’ambasciatore Pasquale Terraciano ha organizzato un fitto programma di appuntamenti con investitori internazionali – arriva, involontariamente, al momento giusto. Dell’indagine la sindaca non parla, ovvio. Ribadisce che al momento non ha ricevuto nessun atto formale dalla procura e che – ma questo lo conferma anche Spataro – non è nemmeno stata convocata dai magistrati per essere sentita. Lancia messaggi distensivi e istituzionali: «Ho piena fiducia nel lavoro della magistratura e, come tutti i torinesi, mi auguro che sia fatta piena chiarezza su quel che è successo in piazza San Carlo»…

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