Tra le istanze sollevate dal presidente ANCI Antoni Decaro, annotiamo le seguenti:
– un incontro con il premier Gentiloni per accelerare sulla ricostruzione post terremoto;
– un confronto con il Viminale per avere “regole uniformi” nella gestione della sicurezza delle manifestazioni;
– un nuovo appello al governo per assicurare agli enti di area vasta almeno le risorse minime per la manutenzione ordinaria di scuole e strade.
Ricostruzione post sisma
“Ho chiesto un incontro al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – afferma Decaro – a nome dei sindaci colpiti dal sisma nel centro Italia. Passata la fase dell’emergenza, non possiamo perdere altro tempo nella ricostruzione, che deve essere anche una ricostruzione sociale ed economica. Altrimenti, rischiamo di rimettere in sesto territori disabitati. La prima cosa da fare è quella di rimuovere velocemente le macerie e procedere alla costruzione delle casette per le famiglie rimaste senza un tetto”.
Sicurezza urbana
Sul fronte delle manifestazioni e della sicurezza urbana, il presidente dell’ANCI invoca un confronto con il Viminale per “definire meglio le singole responsabilità e distinguere tra i diversi tipi di evento, modulando adeguatamente le misure di sicurezza da adottare di volta in volta”. Per questo Decaro chiede al ministero “di lavorare con noi per individuare un metodo condiviso, perché non è possibile che in un Comune l’ordinanza che vieta la somministrazione di bevande in vetro la faccia il sindaco, in un altro Comune il prefetto e allo stadio il questore. La circolare Gabrielli – aggiunge – ci è arrivata tra capo e collo e a nostro avviso, con l’introduzione di una serie di serrati controlli che vanno dal check point ai metal detector, rischiamo di scoraggiare gli spettatori e fare il gioco di chi ci vuole spaventare e farci chiudere in casa. In certi frangenti – tiene a precisare Decaro – la circolare recapitata ai sindaci ha favorito maggiore senso di sicurezza, ma per evitare distorsioni ed effetti aberranti bisogna innanzitutto definire meglio le singole responsabilità, e in secondo luogo avere un metro per poter distinguere, anche in un’ottica di schieramento delle misure di sicurezza, tra la piccola festa cittadina e il mega evento che raduna decine di migliaia di persone”.
Province: le risorse
In ultima istanza, il rinnovato appello al governo per “assicurare agli enti di area vasta, Province e Città metropolitane, almeno le risorse minime” per la manutenzione di strade e scuole. “Con la manovra – ricorda Decaro – abbiamo ricevuto un segnale importante, l’eliminazione del taglio di quasi un miliardo inizialmente previsto per gli enti di area vasta. E ci siamo visti riconosciuti pochissimi fondi. Ecco, non basta. Non basta perché Province e Città metropolitane hanno precise funzioni, e senza risorse sufficienti quelle funzioni non possono essere assolte”.
Consulta anche le dichiarazioni del presidente del Consiglio nazionale ANCI Enzo Bianco.
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