L’evento di quest’anno è infatti dedicato in maniera specifica ad una grande necessità attuale nel nostro Paese e, in particolare, dei piccoli Comuni: quella di adottare politiche di promozione e di rilancio dello sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale delle aree più periferiche, in gran parte amministrate da Comuni piccoli in termini demografici ma con territori che rappresentano la gran parte della penisola.
Necessaria, quindi, una definizione di politiche nazionali in favore dei territori e dei cittadini residenti in queste aree sia riguardo ai servizi sia allo sviluppo ed al mantenimento delle attività produttive che testimoniano le irrinunciabili identità e tipicità italiane, con evidenti quanto benefici effetti per l’occupazione.
Per questo occorre lanciare una sfida e mettere nell’agenda delle politiche nazionali e regionali misure e azioni per far invertire la tendenza allo spopolamento, a partire dai territori più esposti, come quelli colpiti dagli eventi sismici degli ultimi tempi. Anche per questi motivi ANCI ha voluto organizzare la Conferenza nazionale nel territorio di una delle Regioni maggiormente danneggiate dal terremoto, le Marche. L’ANCI intende farsi promotrice di un “Progetto Controesodo”, per affrontare il problema del “disagio insediativo”, ponendo l’esigenza improcrastinabile di politiche di sviluppo mirate, a beneficio dell’intero Paese e di una reale ripresa economica, all’insegna della semplificazione e di una minore burocrazia.
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