Decreto Enti Locali, ANCI: “Soddisfatti per turn over e agevolazioni fiscali”

Comitato direttivo ANCI, sintesi delle dichiarazioni del presidente Decaro. Ma attenzione: “Senza fondi Città metropolitane a rischio default”

14 Aprile 2017
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“Siamo molto contenti per lo sblocco del turn over del personale dei Comuni al 75%, così come siamo soddisfatti per l’istituzione delle zone franche urbane all’interno delle aree del cratere del sisma 2016. Mancano ancora all’appello i fondi sollecitati dall’associazione per Province e Città metropolitane e i rimborsi delle spese sostenute dai Comuni per le consultazioni elettorali del 2016”. Ad affermarlo è il presidente dell’ANCI Antonio Decaro intervenendo durante il Comitato direttivo dell’Associazione di Comuni. Una riunione convocata per fare il punto sui risultati raggiunti e ripartire avendo chiari i dossier ancora aperti.

Manovra e Decreto Enti Locali: analisi della settimana

Decaro si è soffermato sulla manovra varata questa settimana dal Governo. Ha riepilogato i numeri della forte contrazione della spesa del personale negli Enti locali, fin dal 2008, che si è tradotta nella perdita di 70 mila lavoratori e in un conseguente innalzamento dell’età media dei dipendenti. “Siamo certi che il turn over  al 75 per cento, che chiedevamo da tempo e abbiamo finalmente ottenuto, con il ricambio, favorirà l’attività dei Comuni su cui si fonda il rilancio del Paese. L’Anci continuerà a fare pressioni in sede di conversione del decreto enti locali per ottenere l’estensione della possibilità di assumere anche nei piccoli Comuni”.

Città metropolitane e Province: la situazione

Riguardo a Città metropolitane e Province, Decaro ha lamentato l’esiguità dei fondi (100 milioni) stanziati dal governo, e ha parlato delle difficoltà degli enti alle prese con il bilancio. “Le Città metropolitane rischiano di fallire. Una situazione attenuata grazie alla neutralizzazione dei tagli – 250 milioni – ma non risolta, considerati il disavanzo di duecento milioni che speriamo sia in parte coperto con le norme straordinarie del decreto enti locali, e gli 80 milioni di liquidità che mancano all’appello. Le Città metropolitane, che dovevano essere l’asse portante del sistema Paese, non riescono ad assicurare nemmeno la manutenzione di strade e scuole ai cittadini”. Il reddito di inclusione, che deve vedere i Comuni protagonisti, e norme che favoriscano l’associazione tra piccoli Comuni ma non imponga fusioni, sono temi da affrontare ancora.

Consulta anche l’articolo Ok del Governo al Decreto Enti Locali: le novità in esso contenute.

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