Attraverso il Decreto Direttoriale 31 gennaio 2017, n. 11 sono infatti stati ammessi al finanziamento i primi progetti presentati dai Comuni, coordinati a livello di Ambiti territoriali, ai sensi dell’Avviso n. 3/2016. L’obiettivo delle risorse – quasi 500 milioni di euro stanziati dal PON Inclusione solo nel primo triennio – è rafforzare la capacità dei servizi sociali di accompagnare le famiglie operando in rete con le altri servizi del territorio (lavoro, salute, istruzione) e di attivare partnership con i soggetti privati, soprattutto no profit, attivi negli interventi di contrasto alla povertà.
Come per tutte le misure ispirate al principio di inclusione attiva – che prevedono l’obbligo di affiancare al beneficio economico un progetto di attivazione sociale e lavorativa – l’efficacia del SIA passa infatti dal rafforzamento dell’infrastruttura sociale chiamata a gestire tali interventi. La sfida è riuscire a mettere a punto una progettazione integrata che ponga al centro le persone più fragili e la complessità dei bisogni che esprimono. L’obiettivo è la piena inclusione nella comunità di coloro che oggi si trovano ai margini.
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