Il riordino delle società partecipate possiede finalmente i crismi dell’ufficialità: è stata infatti pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale il testo di riforma che costituisce uno dei cardini più rilevanti del grande disegno di riforma della Pubblica Amministrazione voluto dal governo Renzi la riforma delle partecipate. Il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 fa scattare il conto alla rovescia per il calendario delle scadenze fissato dal provvedimento.
L’entrata in vigore del provvedimento è prevista per il 23 settembre 2016. Ma il calendario delle scadenze non si esaurisce certo qui: la prima “deadline” è per il ministero dell’Economia, che entro 30 giorni dall’entrata in vigore (23 ottobre, poiché va attesa la vacatio legis di 15 giorni a partire da ieri) deve scrivere il decreto per fissare i nuovi tetti ai compensi di amministratori, dirigenti e dipendenti delle società controllate in via diretta o indiretta dallo Stato.
Per il decreto “partecipate” è previsto un iter “rafforzato” che passa dai pareri delle commissioni parlamentari oltre che della conferenza unificata, e perché il tema è molto delicato.
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