Centoventi milioni di euro per alcuni interventi strategici previsti dal Fas ma non ancora finanziati dal governo Berlusconi: è la sorpresa dell’assestamento al bilancio 2010 che la giunta Vendola ha approvato ieri. Una mossa da manuale alla vigilia dell’incontro tra il governatore Nichi Vendola e il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto che dovrà occuparsi delle risorse “congelate” da Palazzo Chigi, come quelle post 2006 o di quelle “non spese” dalla Puglia tra il 2000 e il 2006. «Uno sforzo finanziario non indifferente per dimostrare che ci sono progetti sui quali non vogliamo perdere né tempo né risorse», commenta l’assessore al Bilancio, Michele Pelillo, appena chiusa la seduta di giunta. La consistente dotazione finanziaria è stata possibile attingendo dall’avanzo di amministrazione. «Si tratta di una manovra di assestamento assolutamente sobria – aggiunge Pelillo – che conferma la buona impostazione del bilancio di previsione ed è attenta all’evoluzione del quadro normativo e finanziario delle ultime settimane». Alla Regione, tuttavia, non si fidano. C’è il rischio che le norme possano far saltare il banco come l’anno scorso quando i nuovi calcoli per il rispetto del patto di stabilità hanno costretto la giunta a fare i “tagli” di marzo per oltre 60 milioni di euro e a impugnare il decreto che quei calcoli aveva definito, davanti al Tar del Lazio e il cui responso è atteso nelle prossime ore. Sarà anche per le incertezze normative che, ieri, nel ddl di assestamento, è stato previsto il fondo svalutazione crediti. Sul capitolo ci sono 45 milioni di euro. «In questo modo il nostro bilancio diventa più forte – spiega l’assessore – perché non ci sarà bisogno di rincorrere le emergenze attraverso i ddl per le variazioni». Su questa scelta ha certamente pesato la riforma dei consorzi di bonifica che ha visto la luce dopo anni di rinvii che è stata approvata, sempre ieri, e per la quale è stata prevista una norma transitoria che dà al governatore Vendola il potere di commissariare tutti i consorzi. Il “passaggio” dal vecchio al nuovo sarà gestito da un commissario unico per tutti i consorzi. E, se sarà il caso, sarà il commissario nominato da Vendola a scegliersi non più di tre sub commissari. È in lista d’attesa, invece, la riforma delle Apt, le aziende di promozione turistica. Fino a sabato avevano i minuti contati, ieri, invece, hanno strappato altri quattro mesi di vita. I commissari delle Apt, oggi organizzati su base provinciale, resteranno in sella fino alla fine di ottobre quando è previsto che passi la riforma che prevede l’azzeramento delle Apt e l’istituzione dell’Aret, l’agenzia regionale del turismo, con un direttore generale da reclutare con avviso pubblico. Un cambio di passo sul quale l’assessore alla Cultura, Silvia Godelli, che in questa legislatura assomma la delega al turismo, conta molto. Un cambio che Godelli s’aspettava già ieri. Ma non c’è stata uniformità di vedute in giunta. Così, complice la stagione turistica entrata nel pieno, si è deciso di soprassedere. Ora il tutto passa all’esame delle commissioni e, quindi, del Consiglio regionale. Ma di sicuro, dopo l’estate sarà possibile un ulteriore ritocco ai conti, con una nuova variazione di bilancio se dovesse nuovamente cambiare il quadro normativo, come dimostra l’alto tasso di conflittualità tra le Regioni e la manovra finanziaria di Tremonti.
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