«Il Governo non ci metterà il cappio al collo. C’è stata ampia disponibilità sui nostri piani di rientro dal debito sanitario e credo che, se dimostreremmo di attuare i programmi, potrebbe esserci una marcia indietro sulle maxi addizionali Irpef e Irap». Reduce con i colleghi di Lazio, Campania e Molise dall’incontro a palazzo Grazioli col ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il governatore calabrese Giuseppe Scopelliti ( Pdl)s’è detto fiducioso ieri sul cammino della manovra almeno per le regioni schiacciate dal macigno del deficit sanitario. In attesa delle risposte del premier a tutti i governatori, com’è andato l’incontro a palazzo Grazioli con Tremonti? Il ministro e i capigruppo di Camera e Senato hanno manifestato grande disponibilità. Perché è chiaro che quello dei piani di rientro dal debito sanitario, per costruire davvero una buona sanità, è un problema che investe il livello nazionale, non solo le nostre regioni. Dunque, cosa vi è stato chiesto? Il Governo ci chiede di essere delle “nuove regioni” sotto tutti i punti di vista. E ha ribadito la disponibilità a seguirci e ad esserci di ausilio nelle azioni che metteremo in campo. Questo “ausilio” si tradurrà in modifiche alla manovra? Non necessariamente. L’importante è sapere che saranno dati i fondi che ci spettano per il patto per la salute. Non chiediamo fondi aggiuntivi ma solo quanto è oggi bloccato per l’attuazione dei piani di rientro. Il Governo farà marcia indietro sulle super addizionali? Io sono molto fiducioso. Entreranno in vigore nel 2011 e sono convinto che, se dimostreremo di essere stati bravi ad attuare i piani di rientro, le aliquote aggiuntive potranno venir meno.
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