PADOVA – Quanto costa, ogni anno, la «macchina» politica comunale alle tasche dei padovani? Oltre un milione di euro. Basta aprire il sito Internet ufficiale di Palazzo Moroni, www.padovanet. it, prendere una calcolatrice e fare un po’ di conti, aprendo il link «anagrafe degli eletti» e partendo dalla «voce» giunta comunale. Al sindaco Flavio Zanonato spetta un’indennità lorda mensile di 6.903 euro. Segue il vicesindaco Ivo Rossi, con uno stipendio di 5.177 euro lordi al mese. Quindi, ecco i 10 assessori che percepiscono 4.141 euro lordi ogni trenta giorni: Fabio Verlato (Sociale), Andrea Micalizzi (Manutenzioni), Alessandro Zan (Ambiente), Luisa Boldrin (Lavori pubblici), Silvia Clai (Partecipazione), Umberto Zampieri (Sport), Marco Carrai (Polizia municipale), Andrea Colasio (Cultura), Gianni Di Masi (Casa) e Claudio Piron (Scuola). Poi, è la volta dell’unico membro della giunta part-time: l’assessore al Commercio Marta Dalla Vecchia, dipendente dell’Is-tituto nazionale di fisica nucleare, che riscuote dalle casse comunali solo 2.070 euro lordi al mese. Alla presidente del consiglio Daniela Ruffini, invece, spetta un’indennità lorda mensile identica a quella dei 10 assessori succitati, cioè 4.141 euro. Passiamo, ora, ai sei presidenti delle altrettante circoscrizioni cittadine. A tre di loro, vanno 2.208 euro lordi al mese: Filippo Frattina (Quartiere 1), Gloria Pagano (Quartiere 3) e Fabrizio Boron (Quartiere 6). Mentre agli altri tre, compete la retribuzione part-time, ovvero 1.104 euro lordi mensili: Luisella Rettore (Quartiere 2), Roberto Bettella (Quartiere 4) e Francesco Pavan (Quartiere 5). Sindaco, assessori, presidente del Consiglio e presidenti di quartiere: 20 persone il cui stipendio, ogni mese, «pesa » sulle casse comunali per 69.637 euro lordi. E in un anno? Il conto è presto fatto, senza considerare tredicesime mensilità: 835.644 euro lordi. Cui vanno aggiunti i totali dei gettoni di presenza distribuiti da Palazzo Moroni ai vari consiglieri comunali (45,90 euro lordi a seduta) e di quartiere (22,95). Il totale, com’è facile immaginare, supera ampiamente il milione di euro. «Di questi tempi – commenta l’asses-sore Carrai – i miei 2.800 euro netti al mese possono sembrare un’esagerazione, anche se per l’impegno che metto ogni giorno nel mio lavoro di amministratore credo siano soldi meritati. È utile ricordare, poi, che più di qualche membro della giunta devolve una buona parte del suo stipendio al proprio partito». Più o meno sulla stessa linea anche il capogruppo del Pdl, Alberto Salmaso. «Da questo punto di vista, credo che Padova sia uno dei Comuni più virtuosi non solo del Veneto, ma di tutta Italia. Piuttosto – dice – andrebbero cambiate certe modalità di nomina, dato che spesso ci troviamo con assessori che non avrebbero nemmeno i voti necessari per sedersi in consiglio comunale. E lo stesso vale per qualche presidente di quartiere».
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