La nuova centrale elettrica di Iren energia dal 2011 farà di Torino la città più teleriscaldata d’Italia con 550mila i cittadini raggiunti dal servizio. L’investimento complessivo supera il mezzo miliardo, di cui circa 300 milioni per l’impianto e 200 per la nuova rete di tubature lunga più di 120 chilometri, che si aggiungerà ai 250 chilometri di rete già esistente per la zona sud di Torino. Per ora fuori dal servizio: la zona verso Settimo Torinese ed il centro città. Uno sforzo rilevante per la nuova maxi multiutility nata dalla fusione di Iride ed Enìa, che eliminerà ogni anno dall’aria della città: 134 tonnellate di ossidi d’azoto, 400 tonnellate di ossidi di zolfo, 17 tonnellate di polveri, grazie all’eliminazione di migliaia di caldaie condominiali. Efficienza che significa risparmio concreto nell’acquisto delle materie prime: in un anno l’impianto consumerà infatti circa 443 milioni di metri cubi di metano. Dovendo produrre le stesse quantità di energia elettrica e termica con i sistemi tradizionali si consumerebbero 709 milioni di metri cubi. Grazie alla nuova centrale, l’acqua per il riscaldamento arriverà in tutte le case a 120 gradi e tornerà indietro a 70 gradi. La nuova centrale permetterà di eliminare l’attuale impianto di cogenerazione delle Vallette, sostituito da un parco. La centrale è composta da un gruppo termoelettrico combinato in cogenerazione da 400 Mw, 4 caldaie di integrazione e riserva da 85Mw ognuna, un sistema di accumulo del calore con una capacità complessiva di 5 mila metri cubi e un impianto di trattamento delle acque reflue, meteoriche-oleose. La grande turbina dal diametro di 15 metri è stata prodotta dall’Ansaldo a Genova, mentre quella più piccola arriva dalla Tosi.
Torino si tele riscalda
Città da primato nel 2011 con l’impianto di Iren da 550 mln
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