Duecento milioni in meno per il trasporto pubblico su gomma. Altri cento in meno per quello su ferro. Di cui circa sessanta in meno all’Atm per il contratto di servizio. Cento milioni in meno per la Famiglia. Almeno 50 per la Casa e 500mila euro in meno per il Commercio e il Turismo. La Regione presenta il conto agli assessori del Pirellone dei tagli previsti dalla manovra del governo. Roberto Formigoni annuncia: tanto per cominciare, il servizio del trasporto pubblico sarà ridotto del 20 per cento e non sarà assicurato l’avvio di nuovi corsi triennali di formazione. Finora l’unica boccata di ossigeno per i disoccupati lombardi. Il governatore lo ha comunicato, ieri, alla sua giunta con una informativa che, per evitare le polemiche con la Lega della scorsa settimana, questa volta è stata concordata col suo vice Andrea Gibelli del Carroccio. «L’impatto complessivo della manovra – si legge – calcolato sul plafond di spesa effettivamente utilizzabile è pari circa al 37 per cento». Nonostante tutto, alla fine, il voto è stato unanime. Perché i tagli del ministro Giulio Tremonti sono stati considerati indispensabili e inevitabili. «Lo scenario – spiega il documento – diventa ancora più difficile da comporre se si considera che alcune spese, poco più di 1 miliardo di euro, sono previste dalla legge. Senza contare i vincoli imposti da alcuni obblighi giuridici. Questo perché il taglio delle risorse statali è stato fatto dalla manovra collettiva indipendentemente dalla obbligatorietà della spesa per le funzioni trasferite e delegate alle regioni». Nel mirino, come è ormai noto, finiranno soprattutto i fondi per il trasporto pubblico locale (314 milioni), gli aiuti alle imprese (135) all’edilizia residenziale pubblica (92), l’agricoltura (36), l’a-mbiente, (40,3), il mercato del lavoro (3,1) solo per citare le voci principali. La spesa soggetta al Patto di Stabilità interno esclude quella sanitaria, soggetta ai limiti definiti dal Patto per la Salute. Il tetto della spesa stimato per il 2011, secondo l’informativa del governatore agli assessori del Pirellone, è di circa 3.800 milioni di euro. Quindi per rispettare il patto di stabilità bisognerà che la spesa regionale non superi l’importo di 3.800 milioni di euro. L’opposizione di centrosinistra in consiglio regionale, però, reagisce duramente. «Sono tagli pesantissimi di cui Pdl e Lega si assumono tutta la responsabilità – denuncia il capogruppo del Pd Luca Gaffuri – con la retorica del taglio agli sprechi stanno invece tagliando treni, le infrastrutture, i servizi alle persone più deboli. Sia chiaro, se il taglio del 20 per cento di treni, autobus e corriere ci sarà, davvero il Pd scenderà in piazza con i pendolari».
Formigoni: “La manovra taglierà il 37% delle spese regionali”
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