Notai al fianco della p.a.

DUE ACCORDI

Italia Oggi
28 Luglio 2010
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Notai in aiuto degli enti pubblici. Due, infatti, le iniziative messe in atto dagli ordini locali con l’Agenzia delle entrate da una parte e il Territorio dall’altra. I notai della Lombardia hanno siglato un protocollo di intesa con l’Amministrazione finanziaria per semplificare procedure e adempimenti amministrativi. Mentre il consiglio notarile di Modena si è riunito in un summit a porte chiuse con l’Agenzia del territorio e alcuni ordini tecnici per fare il punto sulla nuova normativa in tema di compravendita immobiliare. Ma vediamo le due iniziative nel dettaglio. Notai lombardi ed Entrate. Semplificare le procedure e gli adempimenti amministrativi, garantire la corretta e uniforme applicazione delle norme tributarie, instaurare un canale di confronto e dialogo. Questi gli obiettivi del protocollo d’intesa siglato ieri tra la direzione regionale delle Entrate e i consigli notarili della Lombardia. La collaborazione tra l’Agenzia e i notai si svilupperà attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto periodico. In questa direzione, le parti si impegnano a individuare forme di cooperazione che possano agevolare l’assolvimento degli obblighi tributari e garantire la conoscenza degli orientamenti dell’Agenzia da parte dei notai. Collaborazione infine anche sul fronte dell’aggiornamento professionale in occasione delle attività didattiche e seminariali programmate o dell’approfondimento di specifiche tematiche di interesse comune. Notai modenesi e Territorio. I notai modenesi, invece, si sono riuniti in un summit a porte chiuse con il direttore dell’Agenzia del territorio e i rappresentanti degli ordini tecnici, per fare il punto sulla nuova normativa in tema di compravendita immobiliare, che impone l’aggiornamento dei dati catastali (decreto legge 78/2010). All’incontro, che si è svolto al consiglio notarile di Modena, hanno partecipato Silverio Bianchini, direttore dell’Agenzia del territorio di Modena, insieme ai presidenti degli ordini dei geometri, architetti e ingegneri e ai rappresentanti delle loro categorie, ossia tutti i tecnici abilitati alle presentazione di variazioni presso i catasti. Con questo nuovo decreto, nel dettaglio, i proprietari hanno l’obbligo di accatastare i loro immobili, qualora non lo avessero ancora fatto, e di aggiornare i dati catastali cosiddetti ‘sensibili’, se fossero intervenute variazioni allo stato di fatto tali da incidere sulla loro rendita catastale, e quindi sulla loro valutazione a livello fiscale.

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