ROMA – Riapre ufficialmente il cantiere del federalismo. Mentre il governo lavora ai tre decreti attuativi (fisco regionale, tributi provinciali e costi standard delle regioni) che devono ancora ottenere il via libera preliminare di Palazzo Chigi ieri si è tornata a riunire, per la prima volta dopo l’estate, la commissione bicamerale di attuazione che deve esaminare i tre dlgs che hanno già superato il primo giro di tavolo a Palazzo Chigi: fisco municipale, fabbisogni standard di comuni e province, Roma capitale. E lo ha fatto stabilendo che si comincerà a esaminare proprio quest’ultimo. I lavori sul provvedimento che trasforma il consiglio comunale in assemblea capitolina e attribuisce poteri speciali al sindaco sulla gestione della giunta partiranno ufficialmente martedì 14. Decise anche le relatrici di maggioranza e minoranza; saranno, rispettivamente, Annamaria Bernini (Pdl) e Linda Lanzillotta (Api). L’obiettivo implicito della bicamerale, come confermato dal vicepresidente Marco Causi (Pd), è di arrivare al via libera entro lunedì 20. In concomitanza con la visita in Campidoglio del capo dello Stato. Ma non sarà semplice perché il testo che piacerebbe agli organi di governo della capitale è molto diverso da quello redatto dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. Sempre martedì 14 verrà sciolto il nodo sui due relatori al dlgs che affida alla società sugli studi di settore Sose Spa il compito di determinare le quantità di servizi efficienti che comuni e province dovranno erogare (i cosiddetti fabbisogni standard) abbandonando la spesa storica. In questo caso la dead line è fissata per il 7 novembre. Un lasso temporale che potrebbe servire interamente se l’opposizione decidesse di esplicitare tutti i dubbi che nutre sul contenuto del dlgs. Tempi lunghi si annunciano anche sul terzo decreto all’esame dell’organismo parlamentare guidato da Enrico La Loggia (Pdl) che trasferisce ai comuni i tributi sugli immobili e introduce la cedolare secca sugli affitti. Prima di poterlo calendarizzare c’è da attendere, infatti, il parere della Stato-regioni previsto per giovedì 23 settembre. Ed è probabilmente su questo provvedimento che si potrà pesare l’effetto della variabile Mario Baldassarri (Pdl). Unico finiano in commissione e determinante per spostare i rapporti di forza tra maggioranza e minoranza.
Roma capitale prova lo sprint
Federalismo fiscale. Il governo punta a ottenere il parere entro il 20 settembre
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